“Vi prego aiutatemi, mio figlio non respira”. Il piccolo Giulio muore nel sonno a causa di un killer ancora sconosciuto
Dramma in famiglia a Casola, in provincia di Massa. Muore nel sonno un bimbo di 18 mesi per cause ancora da chiarire. La vittima, Giulio, è andato a dormire la scorsa notte e non si è più risvegliato. Ad accorgersi della tragedia è stata la madre.
Il fatto
Le cause sono ancora da chiarire. Stando al racconto della mamma l’innocente anima è andato a fare la nanna per poi non vedere più la luce del giorno. La genitrice è andata a controllare il piccolo per sincerarsi che stesse facendo un buon sonno. Si è però accorta che qualcosa andava strano. Ha provato a scuoterlo, ma nulla. Dopo aver chiamato il marito, sono poi passati a contattare subito i soccorsi. Con mezzi propri sono giunti all’OPA ( OSPEDALE Gaetano Pasquinucci) di Massa Carrara.
I soccorsi
Una volta giunti all’interno della sala del pronto soccorso hanno cercato di rianimarlo, ma nulla. I medici hanno fatto il possibile. Non c’è stato nulla da fare. Il primo responso è quello dell’arresto cardiaco. A determinarlo potrebbe essere un problema congenito mai diagnosticato, una malformazione non ancora accertata. In passato il piccolo non aveva mai dato segni di malessere. L’intera Lunigiana è sotto choc per quanto accaduto. Sconvolti anche i conoscenti e gli amici che vivono a Cinquale. Disperata una famiglia che non può darsi pace di fronte alla tragedia.
Il possibile killer
La sindrome di Brugada è stata scoperta negli anni ’90, quindi abbastanza recentemente per il campo medico. E’ una sindrome genetica che consiste nell’alterazione di alcuni canali elettrici del cuore e può determinare una alterazione dell’ECG ( dell’elettrocardiogramma), ma può essere anche silente, muta, in certi casi, manifestandosi solo con febbre. Ma talvolta può portare anche alla morte improvvisa. Ma non è l’unica. Anche se è difficile, potrebbe trattarsi di Q.T lungo. Il Q.T lungo è un’altra canalopatia, e sull’elettrocardiogramma si vede allungato, ma credo che Astori ne avrà fatti tanti e non credo sia il caso. In genere si controlla sempre quando si presentano in ospedale bambini che fanno sport.
“Vi prego aiutatemi, mio figlio non respira”. Il piccolo Giulio muore nel sonno a causa di un killer ancora sconosciuto
Esistono, però, anche delle forme di tachicardia ventricolare, le catecolaminergiche, innescate dallo sforzo. Un’altra possibilità potrebbe essere una anomalia coronarica. La coronoria passa sotto un ponte muscolare. Uno spasmo di questa potrebbe aver indotto una fibrillazione ventricolare e il paziente è morto. Quando si parla di tachiaritmia, infondo non si parla di nulla nello specifico. Bisogna comunque aspettare il referto completo. Le ripeto esistono delle forme geneticamente determinate, cioè la canalopatie, e delle anomalie anatomiche, alcune di queste possono sfuggire ai controlli come la sindrome di Brugada. Anche il potassio basso può scatenare una aritmia.