Vannini, A “chi l’ha visto” si difende Izzo ma la Sciarelli lo spiazza, si va verso nuovo processo
A Chi l’ha Visto? gli ultimi sviluppi sul caso di Marco Vannini, il ragazzo ucciso a Ladispoli nella casa della famiglia Ciontoli. Il maresciallo Roberto Izzo, ex comandante dei carabinieri, è indagato per favoreggiamento e falsa testimonianza, come riporta “Terzo Binario.it”. La redazione ha provato a contattarlo, ma è riuscita a raggiungerlo soltanto telefonicamente o al citofono della sua abitazione.
Secondo la testimonianza dell’amico Davide Vannicola, intervistato a “Le Iene”, tra Antonio Ciontoli e Izzo ci sarebbe stata una telefonata dalla quale sarebbe emerso che a uccidere Vannini sarebbe stato Federico Ciontoli. Vannicola accusa l’ex comandante dei carabinieri di aver suggerito all’amico Ciontoli, mentre era in servizio la sera stessa della morte, di prendersi la colpa per scagionare il figlio.
«Non è vero niente. Sono accuse forti che sono un colpo al cuore dopo 37 anni di servizio. Dai tabulati non c’è traccia di questa famosa telefonata. Perché le altre chiamate risultano e questa no».
Federica Sciarelli sottolinea che non risultano anche altre telefonate sicuramente avvenute e le sue prove non possono essere considerate completamente attendibili.
Marco Vannini morì dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola nella villa dei genitori della fidanzata, a Ladispoli, il 17 maggio 2015. Per la morte di Vannini è stata condannata in secondo grado l’intera famiglia della fidanzata:
il capofamiglia Antonio Ciontoli – ex sottufficiale della Marina e ex 007- a 5 anni, la moglie Maria Pezzillo e i figli, Martina e Federico a 3 anni. La famiglia Vannini ha fatto ricorso in Cassazione giudicando le pene troppo leggere.