Se in Italia le somministrazioni di vaccino anti Covid-19 stanno andando a rilento e c’è chi probabilmente potrà ricevere la propria dose solo tra molti mesi, in Serbia gli stessi vaccini vengono regalati ai turisti. Basta andare sul portale del governo e compilare la richiesta inserendo i propri dati personali: numero di documento, nome, cognome, mail e numero di telefono. Unica difficoltà, è tutto scritto in cirillico, ma con un traduttore online si può ovviare facilmente al problema. Le richieste sono aperte anche a chi non ha mai messo piede sul territorio.
Le persone che vorranno sottoporsi al vaccino in Serbia avranno anche la possibilità di decidere in quale città specifica del paese vogliono sottoporsi all’iniezione. Soprattutto, si potrà anche scegliere la tipologia di vaccino. Quelli messi a disposizione dal governo sono: Pfizer-BioNtech, Sputnik V, Sinopharm, AstraZeneca e Moderna. Infine, bisogna solo attendere di essere ricontattati dall’Istituto della salute pubblica serbo, cosa che avviene, secondo alcuni testimoni, a pochi giorni dalla compilazione del questionario. Come ha fatto l’imprenditore Simone Avogadro, 57enne che avrebbe dovuto attendere ancora il suo turno in Italia.
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“Lavoro e vivo in giro per il mondo con l’azienda di famiglia e ho anche un ufficio in Serbia. Abito tra Milano e Singapore, dove tra l’altro mi avevano proposto la vaccinazione. Ma causa Covid non riesco a rientrare in Asia da Natale. Io ho scelto Pfizer e in 48 ore ho avuto l’appuntamento in un ospedale di Belgrado. Per la prima dose, a inizio marzo, sono rimasto qualche giorno per motivi di lavoro. Ho unito l’utile al dilettevole. Per la seconda, sono andato e tornato dopo qualche ora”, conclude il racconto Avogadro. Ma come mai la Serbia è in grado di offrire il vaccino anche ai turisti?
La Serbia dispone di un’ampia quantità di vaccini dopo che a gennaio (è stata la prima in Europa) ha ricevuto milioni di dosi del vaccino cinese Sinovac. Belgrado ha ottenuto però anche migliaia di dosi dello Sputnik oltre che avere la possibilità di somministrare anche Pfizer e AstraZeneca. Questa corsa ai vaccini ha reso il governo molto rapido nella somministrazione ma ha anche portato moltissime dosi ad avvicinarsi alla data di scadenza. Proprio per non buttarle, si è pensato di attivare questa iniziativa, invogliando così i più impazienti a fare un piccolo viaggio per raggiungere l’obiettivo.
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Vaccinarsi in Serbia è gratuito, bisogna solamente affrontare le spese del viaggio. Con questa mossa il governo ha raggiunto un duplice obiettivo. Da un lato quello di non sprecare le tantissime dosi di vaccino che si avvicinavano alla scadenza, stimate tra le 20 alle 25 mila. Dall’altro quello di incentivare il turismo. Oltre a regalare i vaccini agli stranieri, la Serbia ha donato alla Macedonia del Nord oltre 8mila dosi di Pfizer-BioNTech, con le quali è stato possibile cominciare a vaccinare medici e personale sanitario. Non solo, la Serbia è anche il primo Paese d’Europa ad aver consentito la vaccinazione anti Covid gratuita ai migranti. Seguici su Google News.