Ultimi due giorni per fare benzina, poi si rischia la paralisi. Corsa alle pompe, conviene fare il pieno
Nuovo sciopero in vista. Stavolta a protestare sono i benzinai che si fermeranno il 6 febbraio. Per la giornata di mercoledì, dunque, si prevedono disagi per chi deve fare benzina con il rischio di non poter circolare con il proprio veicolo se si è senza carburante. E lo sciopero potrebbe continuare anche il giorno successivo. Di seguito le informazioni dettagliate sullo sciopero dei benzinai.
I motivi della protesta
Lo sciopero dei benzinai del 6 febbraio è stato indetto dai sindacati di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, per protestare contro il “ministero dell’Economia che ha deciso di confiscare il rimborso che il Governo precedente aveva finalmente approvato.
Con la finanziaria 2018 in termini di credito d’imposta a favore dei gestori, si era riconosciuto il maggiore livello di commissioni bancarie collegate alle transazioni con carte di credito, subito in ragione dello straordinario peso fiscale che grava sul prezzo dei carburanti”.
La protesta, dunque, è nata contro le regole del credito di imposta deciso con la Legge di Bilancio 2018. I gestori lamentano, in particolare, il codice tributo che rende operativo il credito di imposta restringendo la platea delle transazioni interessate dal beneficio fiscale.
Le sigle sindacali fanno sapere che la decisione di negare il rimborso è grave e si fa notare che: “al prezzo medio attuale della benzina (circa 1,5 euro al litro), ogni 100 euro di commissioni che il sistema bancario pretende dal gestore, 66,59 euro sono generati dal tributo incassato dall’Erario a cui si aggiunge l’aumento esponenziale delle transazioni con carte di credito causato dall’introduzione degli obblighi relativi alla fatturazione elettronica”.
Orari
Lo sciopero dei benzinai del 6 febbraio 2019, al momento, sarà di 24 ore, in cui molte pompe di benzina rimarranno chiuse e dunque potrebbero esserci disagi per chi deve fare rifornimento. Si attendono maggiori dettagli sulla protesta. Intanto, va ricordato che i prezzi di benzina e diesel hanno subito dei leggeri aumenti a gennaio rispetto alla fine dell’anno, quando i costi sembravano in stallo.