Troppo Caldo, l’Esperto: “Ecco i sintomi da ictus e infarto da calore, saperli può salvarvi la vita”
Questo fine giugno rovente non lascia tregua alla Penisola, e a rischiare di più nei giorni da ‘bollino rossò sono «bambini, anziani e cardiopatici, che poi sono i più a rischio disidratazione».
A dirlo è Antonio Rebuzzi, professore di Cardiologia presso l’Università Cattolica di Roma e direttore della Terapia intensiva cardiologica del Policlinico Gemelli. In agguato «soprattutto disidratazione, aritmie, disturbi elettrolitici e cali di pressione che possono causare svenimenti e ischemie cerebrali da abbassamento pressorio».
«Con l’età – ricorda Rebuzzi – si perde la sensazione di sete: ci si disidrata senza accorgersene, inoltre la pressione si abbassa a causa della vasodilatazione e le arterie meno elastiche degli anziani faticano ad ‘adattarsì e a compensare. Così più facilmente si incappa in crisi ipotensive e svenimenti o in pericolo di ictus.
Inoltre spesso gli ‘over 60’ sono ipertesi e assumono farmaci per la pressione: se non si adatta la terapia al gran caldo, è ancora più alto il rischio di crisi ipotensive». Attenzione, però. «Per qualsiasi aggiustamento della terapia, è sempre fondamentale sentire il medico: il fai da te può causare il problema opposto e la pressione finisce per salire troppo».
«Con queste temperature così elevate – continua l’esperto – si suda molto e si perdono non solo liquidi, ma anche sali minerali come sodio e potassio: così i cardiopatici, ma non soltanto loro, rischiano squilibri elettrolitici, incappando così in in aritmie anche pericolose e in episodi di fibrillazione». Ecco perché nei giorni di canicola è bene «curare l’idratazione» e, specie se si suda molto, pensare a integratori di sali minerali.
Tra i pazienti vulnerabili, precisa Rebuzzi, «non dimentichiamo le persone con scompenso cardiaco e quanti stanno assumendo diuretici». I giorni di canicola sono particolarmente insidiosi anche per i bambini, «che in genere si muovono molto e sudano di più, e devono essere ben idratati, anche i piccolissimi».
Ictus e infarto per il troppo caldo, attenti a bimbi e sportivi
Lo specialista invita alla cautela gli sportivi, persone tendenzialmente in forma, che però rischiano di dimenticare che lo sforzo fisico in questi giorni comporta una gran quantità di perdita di liquidi e sali minerali. «Un aspetto di cui occorre tener conto, più ancora nel caso in cui si soffra di qualche patologia», dice Rebuzzi.
«Quanto ai bambini, categoria che si disidrata facilmente, la raccomandazione è quella di tenerli al fresco, farli uscire nelle ore più miti e farli bere molto, preferibilmente acqua e the», dice il cardiologo. «Per tutti i pazienti che assumono farmaci, ma soprattutto per gli ipertesi, la raccomandazione è quella di misurare la pressione più spesso del solito e non dimenticare di consultare il medico per capire se è il caso di adattare la terapia».