E’ Luciana Martinelli la donna ritrovata morta nel Tevere ieri, domenica 19 aprile, all’altezza di Lungotevere dei Fiorentini. I vestiti e il tatuaggio lasciano pochi dubbi sull’identità. L’assenza dei documenti e lo stato del corpo avevano inizialmente reso difficile il riconoscimento. Con il passare delle ore però i dubbi sembrano ormai essere dissipati.
Il ritrovamento è avvenuto alle 14.30 a seguito di una chiamata al 112 da parte di un senza fissa dimora. Sul posto i vigili del fuoco e il gruppo GSSU della Polizia Locale di Roma Capitale. Allertata è quindi giunta la polizia stato con la scientifica. Vestiti e tatuaggi erano gli stessi denunciati al momento della scomparsa.
Luciana faceva la maestra di lingue, era scomparsa venerdì 3 aprile
La ragazza, di origini ciociare, insegnante di lingue per bambini, era scomparsa nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 aprile dalla sua abitazione di Pietralata, lasciando il telefono a casa e praticamente nessun’altra traccia per rintracciarla. Unico indizio la sua Volkswagen Up, trovata quattro giorni dopo in sosta sul lungotevere Flaminio, a poca distanza dall’ingresso del Circolo Canottieri Aniene, a tre chilometri di distanza dal luogo del ritrovamento odierno, nei pressi dell’ospedale Santo Spirito.
Un ultimo avvistamento era stato fatto da un uomo a cui la donna aveva chiesto aiuto dopo essere rimasta in panne con l’auto. In migliaia si erano mobilitati per ritrovarla, con appelli e fotografie della ragazza postate su Facebook e rimbalzate di bacheca in bacheca. Anche la trasmissione Chi l’ha visto, che poco fa ha confermato il decesso della donna, si era occupata del caso. Indagini sono in corso da parte della polizia di Stato per accertare le cause della morte“
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