Il piccolo Eitan si è salvato grazie all’abbraccio di suo papà. A parlare sono i medici dell’ospedale Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato in prognosi riservata Eitan Biran. Il bambino, secondo i dottori, è riuscito a sopravvivere riportando traumi gravi ma non letali, grazie alla stretta dell’abbraccio di suo papà che però insieme al resto della famiglia non è riuscito a sopravvivere.
«Il bambino è sedato e intubato, ieri ha fatto un intervento e adesso rimane addormentato. Nel corso della giornata faremo una risonanza magnetica per valutare le condizioni del cervello. Adesso deve restare calmo, speriamo. Non si può ancora dire se ha riportato traumi celebrali», ha spiegato Giorgio Ivani, direttore Rianimazione dell’ospedale.
A restare ora con Eitan è la zia, la sorella del papà che ha appreso la notizia dai messaggi che le sono arrivati su WhatsApp: «Ho perso mio fratello, mia cognata, un altro nipotino e con loro sono morti anche i nonni di mia cognata, che dopo aver ricevuto il vaccino in Israele avevano deciso di venire in Italia per stare un po’ con i nipoti dicendo ‘cosa mai può succedere in Italia’». Seguono AGGIORNAMENTI
Incidente in funivia, i medici sono ottimisti: «Eitan migliora, nessun danno neurologico». Gara di solidarietà per la famiglia
Le condizioni di Eitan sembrano migliorare. L’unico superstite della tragedia della funivia Stresa-Mottarone, precipitata a valle con 15 persone a bordo, è il bambino di 5 anni a cui è morta tutta la famiglia. Dopo un intervento e gli esami di controllo i medici sono cautamente ottimisti. Il bambino risponde alle cure, dicono i medici dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato sotto sedazione.
Dalla risonanza magnetica non sembrano esserci danni neurologici, sia a livello cerebrale sia a livello del tronco encefalico, così ora inizieranno proprio da oggi un lento e graduale risveglio. A salvargli la vita è stato l’abbraccio del suo papà, che è morto facendogli da scudo nell’impatto con il suo stesso corpo. A ricordare la famiglia scomparsa nella tragedia è la scuola ebraica di Milano, sul suo account Facebook. La Fondazione scuola con la Comunità ebraica di Milano si è attivata per una raccolta di emergenza al fine di sostenere la famiglia: «Mai come questa volta ogni piccolo contributo fa la differenza. Vi chiediamo quindi di partecipare e aiutarci ad assisterli in questi giorni di enorme tristezza». Seguici su Google News