Ancora sangue in Sicilia, ancora una giovane vita spezzata da una sparatoria. Dopo la strage di Monreale, un nuovo dramma ha scosso l’isola, questa volta a San Gregorio di Catania. Durante una festa di compleanno, un imprenditore sessantenne ha sparato e ucciso il figlio di 23 anni, al culmine di una lite degenerata in tragedia. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio.
Ferito anche un amico del figlio
Nel corso della sparatoria è rimasto ferito anche un amico della vittima, un 30enne catanese, colpito al tallone da un proiettile. L’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stato medicato: il proiettile è entrato e uscito all’altezza della caviglia. I medici hanno giudicato la ferita guaribile in circa 15 giorni, e il giovane, già dimesso, dovrà tornare nei prossimi giorni per ulteriori controlli ortopedici. Sul caso indagano i carabinieri del comando provinciale di Catania.
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La ricostruzione dei fatti
Secondo la ricostruzione dei carabinieri e della Procura di Catania, il dramma si è consumato ieri sera, poco prima della mezzanotte. La festa si svolgeva in una villa di San Gregorio di Catania, saltuariamente adibita a eventi privati e gestita proprio dal 62enne. Durante i festeggiamenti sarebbe scoppiata una lite tra alcuni partecipanti. Il gestore, nel tentativo di placare gli animi, avrebbe inizialmente cercato di sedare la rissa. Ma in un momento di crescente tensione, ha estratto una pistola ed esploso alcuni colpi in aria, con l’intenzione — secondo quanto emerso — di intimidire e disperdere i litiganti.
L’intervento del figlio
In quel momento concitato, il figlio dell’imprenditore è intervenuto, assieme ad altri ragazzi, per tentare di disarmare il padre. Durante la colluttazione, nella confusione generale generata dalla fuga dei presenti, l’uomo avrebbe esploso altri due colpi. Uno di questi ha centrato mortalmente il giovane 23enne. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, che hanno messo in atto tutte le manovre possibili per salvarlo, il ragazzo è deceduto poco dopo.
Un nuovo dramma familiare si aggiunge alla lunga lista di episodi di violenza che scuotono la cronaca siciliana, alimentando interrogativi sulla gestione della sicurezza negli eventi privati e sulla facile disponibilità di armi da fuoco. La comunità di San Gregorio è sotto shock e si stringe nel dolore attorno ai familiari della giovane vittima.