Paolo Calissano, 54 anni, è morto. Il suo corpo è stato trovato senza vita nella sua casa, in zona Balduina a Roma. La drammatica scoperta è stata fatta dai carabinieri lungo la serata di ieri, intorno alle ore 23.00 di giovedì 30 dicembre 2021. Il quotidiano La Repubblica, in merito alle cause del decesso, ha fatto sapere che l’ipotesi è che l’attore sia deceduto per via di una overdose di psicofarmaci. Sempre il giornale diretto da Maurizio Molinari ha informato che Calissano soffriva di depressione.
Sul suo comodino e in tante altre aree della casa sarebbero state rinvenute diverse confezioni di medicinali e psicofarmaci. Chi indaga sta cercando di capire se si sia trattato di una morte accidentale, cioè involontaria, oppure di un gesto estremo, di un suicidio. Ad allertare le forze dell’ordine e i sanitari è stata la sua compagna, che non riusciva a mettersi in contatto con lui. Inutile l’intervento dei medici giunti sul posto in ambulanza. Per Calissano non c’è stato nulla da fare.
Nella dimora è arrivato poi il medico legale, per la constatazione del decesso. Secondo i primi esami effettuati sul posto, sul corpo dell’attore 54enne non sono stati riscontrati segni di violenza. Concluse le prime verifiche sul luogo in cui si è consumata la tragedia, la salma di Calissano è stata trasferita in obitorio, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per lo svolgimento dell’autopsia.
Paolo Calissano: una carriera tra cinema e tv
Calissano ha lavorato sia per il cinema sia per la televisione. Sul grande schermo lo si ricorda in Venerdì nero, regia di Aldo Lado (1993); Bugie rosse, regia di Pierfrancesco Campanella (1993); La ragazza di Cortina, regia di Giancarlo Ferrando (1994); Palermo Milano – Solo andata, regia di Claudio Fragasso (1995). E ancora: Gratta e vinci, regia di Ferruccio Castronuovo (1996); Double Team – Gioco di squadra, regia di Tsui Hark (1997); Cucciolo, regia di Neri Parenti (1998); Fairway – Una strada lunga un sogno, regia di Nello Correale e Angelo Rizzo (1999); Quello che le ragazze non dicono, regia di Carlo Vanzina (2000) In tv ha avuto ruoli ne La dottoressa Giò, Linda e il brigadiere 2, Vivere, Vento di ponente, Per amore, Non dirlo al mio capo 2. Inoltre ha partecipato a L’isola dei famosi nel 2004.
Calissano, i guai con la giustizia
Calissano era stato condannato a quattro anni di carcere per droga. Il nome dell’attore è stato in passato coinvolto nel tragico caso che nel 2005 ha visto la scomparsa della danzatrice brasiliana Ana Lucia Bandeira, trovata senza vita all’interno della sua abitazione, uccisa da un’overdose di cocaina. L’accusa riconosciuta dai giudici è stata quella di averle venduto la droga. Nel 2008 invece è risultato positivo alla cocaina a seguito dei test per la verifica della droga nel sangue dopo un incidente stradale. Da questo momento la sua carriera ha subito un crollo.
Solo di recente, dopo anni di stop, Calissano è apparso nel film Non tutto è perduto del 2021 e in un episodio di Non Dirlo Al Mio Capo 2 nel 2018. Probabilmente l’attore, negli ultimi anni, stava cercando di riemergere dall’oblio mediatico e dalle brutte situazioni in cui è stato coinvolto. Resta da comprendere quali siano state le cause del decesso, e se l’ipotesi di overdose corrisponda davvero a quanto accaduto. A dare tutte le risposte del caso sarà l’autopsia.
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