Il caso della strage di Erba si riapre. I legali degli assassini hanno presentato una istanza di revisione che si basa su intercettazioni e testimonianze inedite. Ma anche la difesa si sta preparando per il contrattacco. Il procuratore generali Cuno Tarfusser ha presentato una relazione redatta sulla scorta di nuovi elementi che verrebbero presentati per far fronte alla riapertura dell’inchiesta. La relazione è stata presentata al procuratore Francesca Nanni e all’avvocato generale Lucilla Tontodonati, che decideranno se prenderla in considerazione o meno durante il processo.
Ma ricordiamo bene la strage di Erba. Era l’11 dicembre del 2006 quando i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi hanno ucciso i loro vicini di casa a causa di continue liti. L’omicidio è stato compiuto a suon di coltellate e sprangate e a perdere la vita sono stati decisamente in troppi: Raffaella Castagna, il figlio di 2 anni, Youssef Marzouk, la nonna del bambino Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. L’unico a salvarsi è stato Mario Frigerio, scampato alla strage grazie a un difetto congenito alla carotide. L’uomo è morto otto anni dopo ma la sua testimonianza è stata fondamentale.
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Il racconto di Mario Frigerio sulla strage di Erba mette i brividi: “Vidi Olindo, mi fissò con degli occhi da assassino, non dimenticherò mai il suo sguardo, era una belva”. Convinti di averlo ammazzato con un taglio sulla gola, gli assassini lo hanno lasciato invece vivere, ritrovandosi a dover affrontare le conseguenze di un superstite alla loro furia omicida. Come conseguenza, hanno confessato tutto. Tra le prove che li hanno inchiodati c’è proprio un video, girato dal criminologo Massico Picozzi, che all’epoca era il consulente della difesa. In questo filmato Ovidio confessa ed elenca i dettagli riguardo il suo crimine.
Dettagli che solo gli assassini avrebbero potuto conoscere. Un’altra prova invece è stata la traccia di sangue di Valeria Cherubini, mista a sangue maschile, che è stata ritrovata all’interno del veicola di Rosa e Olindo. I due assassini sono stati condannati all’ergastolo. Olindo Romano si trova al carcere di Opera, mentre Rosa Bazzi si trova in quello di Bollate. La pena è stata emessa con sentenza del 20 aprile del 2010. Ma adesso sembra che il legale degli assassini della strage di Erba voglia nuovamente impugnarla. Staremo a vedere quali intercettazioni inedite verranno mostrate al Pg.