Un video mai visto prima di Rosa Bazzi che parla del presunto stupro di Azouz. E due momenti, all’inizio e alla fine del filmato, che fanno pensare che sia tutto una messiscena. Ecco il nuovo servizio dell’inchiesta di Antonino Monteleone e Marco Occhipinti sulla strage di Erba
Quello che vedete in questo servizio è un documento video totalmente inedito, ovvero la “confessione” ripresa dal criminologo Massimo Picozzi di Rosa Bazzi, che ha autorizzato Le Iene a trasmetterlo come prima ha fatto anche il marito.
E con il video di oggi scopriamo due piccoli dettagli che potrebbero essere la prova di quale fossero la natura e le intenzioni di quei filmati.
I coniugi hanno prima confessato e poi ritrattato i 4 omicidi dell’11 dicembre 2006 a Erba (Como) di Raffaella Castagna, il figlio Youssef di due anni, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini, per cui sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo. Movente: le continue liti condominiali.
I video delle “confessioni”, secondo il racconto di Olindo, sono stati girati perché la strategia difensiva dell’avvocato d’ufficio che seguiva all’inizio i coniugi perché non si potevano permettere un altro legale puntava all’infermità mentale. Rosa e Olindo poi hanno ritrattato tutto.
Olindo nel suo video commette molti errori nella ricostruzione e si contraddice con la versione di Rosa. In tutto lui commette 243 errori, quelli della moglie sono incalcolabili: sulla dinamica della strage, le armi usate e i colpi inferti alle vittime.
Finora è stato era stato diffuso un solo video, diventato celebre, in cui Rosa Bazzi confessava in lacrime la strage e raccontava di essere stata violentata da Azouz Marzouk una storia quest’ultima a cui i giudici non hanno mai creduto e a cui tra l’altro non credeva nemmeno Olindo a quanto ha detto durante l’intervista in carcere che vi abbiamo mostrato domenica). Azouz nella strage ha perso la moglie Raffaella Castagna e il figlio di due anni Youssef.
Oggi vi mostriamo un altro video inedito, girato nell’aprile 2007, due mesi dopo i precedenti. Abbiamo notato due dettagli che sembrano confermare la versione di Olindo, ovvero che i video fossero una messinscena per puntare a ottenere l’infermità mentale. All’inizio e alla fine sono rimasti, forse per un errore di montaggio nella dissolvenza, una frase di Rosa che dice sorridente: “…altra volta, male?”, a cui il criminologo risponde: “bene tutto sommato”. E poi ancora in risposta a “Va bene dai, fermiamoci qui” di Picozzi lei che sempre sorridendo chiede “Male?”.
Aumenta il sospetto della “messinscena”, eventualmente già ripetuta o da ripetere, soprattutto guardando la faccia sorridente di Rosa e considerando che aveva appena raccontato de massacro di quattro persone e del presunto stupro ricevuto. Cosa ci fosse da sorridere e cosa intendesse lo psichiatra Picozzi con “bene tutto sommato”, se non fosse tutta una messa in scena, non riusciamo a capirlo.
Rosa Bazzi, incontrando in carcere Antonino Monteleone, ha raccontato che le veniva suggerito cosa doveva dire e come doveva dirlo.
Ascoltare le parole di Rosa Bazzi con questa premessa rincara la dose dei dubbi. Nel video racconta dello stupro subito da Azouz, che avrebbe scatenato la rabbia omicida secondo una prima versione (secondo Olindo era stata invece la causa in Tribunale con i vicini che li attendeva). Arriva a dire che la moglie di Azouz era “invidiosa di noi due” e addirittura che “gli interessava mio marito e voleva a tutti i costi rovinare il mio matrimonio” o che “diceva sempre che Olindo era un bel ragazzo”.
Prossimamente vorremmo rivedere assieme a Rosa Bazzi quei filmati e sentire tutta la sua versione.