“Sono la mamma di Beatrice Morici, di 6 mesi. Voglio raccontarvi com’è morta la mia piccola e avere giustizia”
La piccola Beatrice nasce con un DIV (difetto intraventricolare). Viene operata, sotto consiglio di un medico, all’età di quattro mesi al San Vincenzo di Taormina (ME) per quello che doveva essere un intervento di routine. Ma qualcosa va storto e la bimba muore dopo soli due mesi. Pubblichiamo la lettera della mamma della piccola Beatrice che chiede verità e giustizia per la morte della sua creatura.
La lettera della mamma della piccola Beatrice
Illustrissimo Sig. Giudice,
sono la mamma di Beatrice Morici, la bimba morta il 30 Agosto 2018 a Roma.
E’ la prima volta che scrivo ad un Giudice, pertanto la ringrazio del tempo che dedicherà alla lettura di questa lettera, lettera scritta da una mamma che purtroppo ha la morte nel cuore.
Beatrice nasce con un DIV, difetto intraventricolare, ed era sotto controllo costante sia dentro la pancia sia quando nasce. Per i medici non ci sono eccessivi allarmismi essendo un difetto correggibile e di lieve entità. A dimostrazione di ciò il fatto che Beatrice cresceva regolarmente bene arrivando a 3 mesi al raggiungimento del peso di 6 Kg senza alcun problema.
Il medico cardiologo di Palermo ci fa conoscere il chirurgo che poi opererà la piccola e sotto loro indicazione decidiamo di far operare Beatrice alla divisione cadiologica Bambino Gesù di Taormina presso l’Ospedale San Vincenzo di Taormina. Prima che ciò accadesse siamo stati a lungo tranquillizzati, non doveva che essere una prassi, un intervento “semplice”, di routine.
Da questo momento ogni parola scritta a Lei, Illustrissimo Signor Giudice, è piena di dolore, un dolore che mi lacera giorno dopo giorno, un dolore che nessuna madre e padre dovrebbe provare.
Beatrice il 30 Giugno 2018 viene ricoverata al Bambino Gesù di Taormina e l’equipe medica comincia ad effettuare tutti gli esami preliminari all’intervento.
La bambina è tranquilla, non può sapere che quell’intervento le avrebbe tolto quel sorriso meraviglioso che aveva e che quegli occhi azzurri come il mare non avrebbero più guardato i suoi fratelli né sua mamma e né suo papà.
Viene effettuata un Angio-Tac, vari ecocardio e RX-Torace. Il cardiochirurgo Dott. ******* che opererà Beatrice era pieno di sé e sicuro sulla semplicità dell’intervento.
Il cardiologo Dott. ****** durante un ecocardiogramma nota qualcosa di diverso. Sostiene che l’arteria polmonare sinistra faccia un percorso diverso ovvero passi fra la trachea e l’esofago (Sling polmonare).
Tutto ciò non desta ai sanitari grande preoccupazione. Il chirurgo ci aveva rassicurato di avere la situazione molto chiara avendo effettuato l’Angio-Tac.
Alle 10:30 del 03/07/2018 Beatrice viene messa in lettino, era bella come il sole. Quattro giorni e doveva tornare a casa!
Qualcosa va storto. La piccola entra in coma
Qualcosa va storto: Beatrice doveva dopo 4 ore, soltanto 4 ore, uscire da quella maledetta sala operatoria…
Esce dopo 12 ore di intervento in condizioni pietose, “maltrattata”, esausta, piena di tubicini che uscivano dal naso, dalla bocca, dalla pancia… e viene immediatamente portata in terapia intensiva.
Il cardiochirurgo Dott. ****** uscito dalla sala si avvia verso di noi dicendoci: “L’intervento è stato più complicato del previsto, a Beatrice manca l’arteria polmonare sinistra, io l’ho cercata e ricercata ma non l’ho trovata”…
Io e mio marito eravamo spaventati, cercavamo di capire, avevamo firmato un consenso per Sling polmonare e DIV e Beatrice non ha l’arteria polmonare sinistra?
Ed ecco che arriva la frase che nessun genitore dovrebbe sentire da un medico: “Signori Morici purtroppo vi ho omesso che l’Angio-Tac è venuta illeggibile”…
Tutto sprofonda, la mente è confusa e immediatamente ci chiediamo:
Come può un cardiochirurgo entrare in sala operatoria con una TAC illeggibile?
Perché operi una bambina senza l’unico esame che ti avrebbe chiarito la situazione e quindi la diagnosi?
Perché non essendo Beatrice in fin di vita non hai ripetuto il giorno successivo l’Angio-Tac invece di portarla con urgenza sul tavolo operatorio con la Tac illeggibile?
Perché non ci informi prima ma solo dopo averla tenuta 12 ore in sala operatoria?
Perché nel momento in cui il cardiochirurgo si accorge che a Beatrice manca l’arteria polmonare sinistra non comunica nulla a noi genitori e senza chiedere alcun consenso effettua una pseudo ricostruzione di arteria polmonare sinistra pur sapendo che senza quest’ultima si vive?
Perché il cuore l’hai messo sotto sforzo così a lungo tanto da non riprendersi più? Tanto da causare un arresto cardiaco qualche ora dopo? Tanto da provocare una grave ischemia cerebrale?
La morte di Beatrice e i perché irrisolti
Signor Giudice queste sono solo alcune domande che ci affliggono…
Beatrice è stata trasferita pochi giorni dopo al Bambino Gesù di Roma in condizioni critiche, dove è iniziato un calvario durato 2 mesi; non si è più ripresa, il suo cuorinicno il 30 Agosto ha smesso di battere.
Ho pregato tanto Signor Giudice, ma le mie preghiere non sono state esaudite; povera piccola mia…
Il 10 Agosto abbiamo sporto denuncia a Roma dove la Procura ha eseguito l’autopsia e ancora oggi si aspetta la relazione dell’esame autoptico.
Non potrò mai dimenticare la cordialità, la gentilezza e l’umanità che il PM Dott.re Pisani ha sempre dimostrato nei nostri confronti, rispondendo alle mie continue chiamate telefoniche senza mai rifiutarle.
Illustrissimo Signor Giudice ecco che tante altre domande affollano la mia mente:
Perché il PM Dottoressa **** di Messina chiede l’archiviazione?
Perché non si aspetta la relazione dell’autopsia?
Perché non si tiene conto della TAC illeggibile?
Perché non viene considerato importante che c’è una diagnosi sbagliata?
Perché se Beatrice godeva di buona salute e cresceva regolarmente, pur avendo un DIV, è stata portata sul tavolo operatorio?
Perché Signor Giudice? Non sono forse motivi validi? Una mamma e un papà non hanno il diritto di conoscere la verità? Perché muore la mia bambina?
Non conosco la vera ragione per la quale mi rivolgo a Lei, ma ho la sensazione che in questo momento Lei sia la persona più vicina alla mia piccola Beatrice e alla verità.
So che le mie lacrime non aiutano la mia famiglia, ma non ho più la pace nel cuore.
Era la mia bambina… Lotteremo per avere la verità, totale verità.
Mi perdoni se ho commesso qualche errore, se sono stata invadente, ma la prego Signor Giudice non mi abbandoni, la supplico, sono disperata; so che niente potrà ridarmi la mia bimba ma è doveroso da parte mia riuscire a far emergere la verità, purtroppo la stessa verità che ha spento la mia bellissima Beatrice.
La cardiopatia che aveva mia figlia le avrebbe permesso di vivere una vita lunga e normale come tante altre persone che non hanno un’arteria polmonare e come aveva vissuto fino al 3 luglio Beatrice.
Grazie Illustrissimo Giudice Monica Marino.