Cosa vedere in tv durante queste feste di Natale? Tra i titoli più attesi, ci sono gli intrighi sentimental-gossippari della nuova serie tv Bridgerton. Ma questo Natale in lockdown si annuncia carico di titoli in streaming. Ecco la guida ai film e alle serie tv delle Feste
Bridgerton
Serie Tv Dal 25 dicembre su Netflix
Titolo alternativo: Gossip Grandma. Perché è dal gazzettino pettegolo della misteriosa Lady Whistledown, anche narratrice della storia (da ascoltare in originale: la voce è quella di Sua Maestà Julie Andrews), che parte questa pimpantissima variazione sul tema Jane Austen. Ma produce Shonda Rhimes, Lady Grey’s Anatomy, che sbarca con la sua casa di produzione ShondaLand sulla piattaforma della lettera scarlatta. Quindi, sì: c’è la Londra dei salotti neoclassici e degli afternoon tea, ci sono le giovani nobildonne in età da (e in cerca di) marito, ci sono gli intrecci e i bisticci che manderebbero in visibilio Emma Woodehouse.
Ma la regina è afro, il più conteso dei duchi pure, in colonna sonora si sentono Thank U, Next di Ariana Grande e Girls Like You dei Maroon 5. Spassoso, lezioso, festoso, con facce tutte nuove che sono una scommessa (e più nudi maschili che femminili). È una scommessa pure il passaggio di Shonda a Netflix. Dopo il citato Grey’s, e Scandal, e Le regole del delitto perfetto dobbiamo davvero dire se sarà vinta?
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The Midnight Sky
Dal 23 dicembre su Netflix
Dopo Solaris di Soderbergh (flop) e Gravity di Cuaròn (top), George ci offre la sua personale interpretazione della fantascienza. Ovvero: un luogo intimista, solenne, più umano che tecnologico. È umanissimo il suo Augustine, scienziato rimasto da solo al Polo che cerca di scongiurare il ritorno di uno shuttle sulla Terra, fiaccata dal solito disastro. Ed è umanissima la regia (dello stesso Clooney), che appunto preferisce gli affetti agli effetti: vedi la sequenza quasi di danza tra gli astronauti in orbita. Claustrofobia da navicella? Siamo abituati a quella da casa, che sarà mai.
Lupin
Dall’8 gennaio su Netflix
L’incorreggibile Lupin (pure questa è una citazione per bambini novecenteschi) torna in «un adattamento moderno e del tutto inaspettato», come ha dichiarato il suo nuovo interprete Omar Sy. Cioè la spalla comica di Quasi amici, il che basta a dare il senso del restyling del personaggio creato da Maurice Leblanc. Stavolta è nero, all’anagrafe fa Assane Diop ed è cresciuto nella banlieue parigina. Ma resta ladro e, soprattutto, gentiluomo. I puristi non storcano il naso: quello che guardavate da piccoli era solo un cartone animato, e pure questo live action ha il passo scanzonato del cartoon.
The Undoing – Le verità non dette
Serie Tv Dall’8 gennaio su Sky Atlantic e NowTv
Finalmente una serie Tv fatta come si fanno le serie. No: come si facevano una volta, in era pre-binge watching. Con la puntata settimanale e il cliffhanger nell’ultima sequenza che farà discutere gli spettatori alla macchinetta del caffè insieme ai colleghi nella settimana successiva (vabbè: quando si poteva). Oltre al giallo erotico-familiare, ci sono Nicole Kidman (e i suoi cappottini must have), Hugh Grant sempre più pazzesco, Matilda De Angelis debuttante in America, le vedute su Central Park e un po’ di sano architecture porn. Sei puntate son quasi poche.
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Le terrificanti avventure di Sabrina 4
Dal 31 dicembre su Netflix
Capodanno in solitaria? Ci sono le streghette teen. Da istituzione degli Early Millennial (quando la protagonista era Melissa Joan Hart: gli under 30 non sanno di che stiamo parlando), Sabrina è diventata un’icona anche per la Generazione Zeta. Grazie a Kiernan Shipka, che ne dà un ritratto in linea con l’ondata di empowerment femminile. E poi questa П l’ultima stagione: capiremo se in Miss Spellman avrà la meglio la natura di fattucchiera (di più: di regina degli Inferi) o quella di umana più interessata ai morosi che alle magie.
Tutti per 1 – 1 per tutti
Il 25 dicembre su Sky Cinema Uno e su Now Tv
Il precedente, Moschettieri del re, era sottotitolato La penultima missione. Restava l’ultima. Ultimissima. Eccola. Favino/D’Artagnan, Mastandrea/Porthos e Papaleo/Athos sono richiamati dalla regina Anna d’Austria (Margherita Buy) per un’altra impresa «à la Brancaleone». C’è ancora quel clima da vecchia commedia lì, più le facce nuove: il migliore è Guido Caprino in versione comedy (finalmente!), alias un Cyrano de Bergerac subito cult. Il family movie «dalla parte dei bambini» (ma non spoileriamo oltre) del Natale pandemico.
Ma Rainey’s Black bottom
Dal 18 dicembre su Netflix
L’ultimo Oscar postumo assegnato a un attore è quello di Heath Ledger per il Joker del Cavaliere oscuro, correva l’anno 2009. Secondo il buzz hollywoodiano, potrebbe arrivare una statuetta l’anno venturo anche a Chadwick «Black Panther» Boseman, comparso ad agosto (sigh). È il trombettista dell’ensemble blues capitanata da Malissa Nix Pridgett, meglio nota come Ma Gertrude Rainey (Viola Davis, anche lei in odore di nomination), prima cantante afroamericana professionista a inizio Novecento. Storia ovviamente vera: per l’Academy un valore aggiunto, si sa.
Sylvie’s Love
Dal 25 dicembre su Amazon Prime Video
Sembra uno di quei vecchi film colorizzati, cioè girati in bianco e nero e «verniciati» scena per scena. й il segno estetico forte e chiaro del regista Eugene Ashe: ambientare una storia d’amore negli anni Cinquanta e girarla, per l’appunto, come un prodotto degli anni Cinquanta. Però con protagonisti black, come all’epoca non si poteva fare. La venditrice di dischi Sylvie (Tessa Thompson) e il sassofonista Robert (Nnamdi Asomugha) vengono travolti dal più classico amour fou, ma sono impegnati con altri. Come si fa? Melodrammone perfetto per Natale, tempo di paté e patimenti.
Cops – Una banda di poliziotti
Il 14 e 21 dicembre su Sky Cinema e Now Tv
Gli scandinavi le fanno meglio: le serie. O, quantomeno, sanno piazzare format brillanti e facilmente declinabili ovunque. Dopo la Norvegia di Skam, ecco la Svezia di Kops. Da noi Cops, ovvero sbirri pugliesi (siamo a Lecce) dalla routine così tranquilla che il loro commissariato è destinato a chiudere: s’inventeranno dei crimini per non perdere il posto. Supercast di commedianti all’italiana (Claudio Bisio, Pietro Sermonti, Francesco Mandelli, più Stefania Rocca) e la mano svelta di Luca Miniero, che fu l’altra metà della coppia di registi spartita con Paolo Genovese.
Natale in casa Cupiello
Il 22 dicembre su Raiuno e su Raiplay
Come da tradizione: quella, di Mamma Rai, di portare la commedia di Eduardo De Filippo nelle case degli italiani a Natale. Era successo – con Eduardo stesso – nel 1962 e nel 1977. La refreshata dell’annus horribilis 2020 perde ovviamente il protagonista originale (ma c’è un sommo Sergio Castellitto, degnissimo rimpiazzo) e acquista la mano di Edoardo De Angelis, già regista sospeso tra racconto popolare e sperimentazione visionaria di Indivisibili e Il vizio della speranza, che qui sembra raccontare un’altra delle sue storie. Invece, è (ancora) una storia di tutti. Seguiteci anche sui nostri profili Su Facebook anche su INSTAGRAM