Roberta Ragusa, la nuova testimonianza sconvolgente: “Il corpo è lì. Ecco come è ridotto”
La posizione di Antonio Logli si aggrava. Secondo due nuovi testimoni, la mattina del 14 gennaio 2012, Logli compì diversi spostamenti. Logli era stato di recente intervistato dal programma di Mediaset, durante la puntata, il marito di Roberta Ragusa era sicuro di non ricordare di esserci andato alla Geste (azienda in cui lavorava da tempo) perché non avrebbe avuto ragione di cercare lì la moglie, che “alla Geste non c’era mai andata”;
Peccato però che due operai hanno riferito invece di averlo visto quel giorno e di essersi stupiti della sua presenza al lavoro, alle 7 del mattino, in quanto sapevano che fosse in ferie. Un “anomalo comportamento”, il suo, a detta dei testimoni, i cui racconti collimano perfettamente dal punto di vista cronologico. Il primo testimone ha detto infatti di avere notato l’uomo più o meno tra le 7:30 e le 7:50; Logli si aggirava in azienda senza un apparente motivo. Il secondo operaio riferì al magistrato di avere visto il marito di Roberta Ragusa in un orario che gli inquirenti fissarono alle 7:42.
E’ tutto agli atti: “Sabato 14 gennaio, alle ore 7:30/7:35 del mattino vidi Antonio Logli alla sede della Geste, lo vidi arrivare con la sua Ford Escort ed entrare nell’ufficio del capo del servizio dell’epoca. Dopo pochi minuti vidi lo stesso Logli ripartire con la macchina e andarsene”.
Roberta Ragusa, la nuova testimonianza sconvolgente: “Il corpo è lì. Ecco come è ridotto”
“Guarda il video che ti allego. È girato nella tenuta del regista Pietro Malenotti, sequestrato nel 1976 a Pisa e mai tornato a casa, nonostante fosse stato pagato un riscatto. Il pozzo che vedi nella parte finale di questo filmato si trova a poco più di 500 metri da casa Logli. Li’, ormai ridotto in poltiglia, potrebbe trovarsi il corpo della povera Roberta” così avrebbe scritto la fonte rimasta anonima al giornalista Fabrizio Peronaci in merito alla vicenda della sparizione di Roberta Ragusa.
Roberta Ragusa, il corpo è in fondo al pozzo della tenuta di Maleno Malenotti? Ecco la verità
Sulla misteriosa sparizione di Roberta Ragusa ormai si è parlato a lungo. La donna è scomparsa misteriosamente nel 2012 e da allora non è stata più ritrovata viva o morta. Stavolta, secondo il giornalista Fabrizio Peronaci, potrebbe esserci un nuovo indizio, “una nuova indicazione (stavolta supportata da un testimone che avrebbe visto un auto dirigersi in quella direzione) riguarda un pozzo a circa 500 metri da casa Logli, all’interno della tenuta Malenotti, che fu di proprietà del regista sequestrato nel 1976 a Pisa e mai tornato a casa. Va ricordato che il sostituto procuratore Ugo Adinolfi, nella fase iniziale dell’indagine, si disse convinto che il corpo fosse stato occultato nella zona”. Così scrive il giornalista del Corriere della Sera sul suo gruppo di Giornalismo Investigativo.
Roberta Ragusa, emergono inquietanti dettagli dall’ultima lista della spesa: ecco cosa ha scritto
Roberta Ragusa è scomparsa nel nulla senza lasciare traccia, di lei non si sa più niente ma forse gli inquirenti una “traccia” l’hanno trovata. Qualcosa che descriva di più la donna e il suo vissuto, le sue paure e i tutti i motivi per cui non potrebbe essersi allontanata dalla sua famiglia. Roberta era una donna premurosa e amava profondamente i suoi figli: non si sarebbe mai allontanata per lasciarli soli. Aveva dei progetti in ballo, delle visite mediche in programma a breve per sé e per la figlia. La sera in cui scoprì il tradimento del marito, Antonio Logli, Roberta Ragusa stava scrivendo la lista della spesa da fare per il giorno dopo.
Una lista che venne interrotta da qualcosa o qualcuno tant’è che fu scritta con due penne diverse. Nella seconda ed ultima parte la grafia è diversa, alterata, come se mentre scriveva la donna fosse agitata. In quel frangente accadde ciò che mai avrebbe immaginato: la scoperta della relazione clandestina tra suo marito e la giovane baby sitter dei suoi figli. Questa la ricostruzione dei fatti secondo i magistrati.
Roberta Ragusa, tutta la storia
Dalla scomparsa di Roberta Ragusa sono passati esattamente 7 anni dalla scomparsa della donna. Della madre di Gello, non si hanno infatti più notizie dalla notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012. I giudici, di primo e secondo grado, non hanno avuto dubbi: Roberta è morta ed è stata uccisa dal marito Antonio Logli per ragioni economiche. Per la giustizia, sul caso della Ragusa è “illogico pensare ad un allontanamento volontario“.
Le due sentenze hanno imposto a Logli l’obbligo di residenza nel comune di San Giuliano Terme e il divieto di allontanarsi dalla provincia di Pisa dalle ore 21 fino alle 6. Non ritenendo dunque necessaria la detenzione cautelare. Proprio per tale ragione l’uomo è, al momento, libero ed è in attesa della sentenza della Cassazione.
“Il mancato rinvenimento non esclude che l’omicidio si sia realizzato”
Vi è da dire che la sentenza di secondo grado non era affatto scontata. Principalmente perché, in assenza del corpo della Ragusa, i giudici sono stati costretti a sostenere un processo di tipo indiziario, ovvero fondato su tanti importanti indizi ma non sulla prova concreta della morte della donna. “Il suo mancato rinvenimento impedisce di verificare con quale mezzo sia stato cagionato l’evento morte ma non esclude certo che l’omicidio si sai realizzato” scrivono i giudici.
Antonio Logli, dal canto suo, continua a difendersi dalle accuse: “L’ultima volta che l’ho vista? Era in cucina. Ricordo di aver trovato i suoi vestiti il giorno dopo appoggiati alla poltroncina di camera”. Ma i giudici hanno scritto a chiare lettere che la donna si sarebbe allontanata dalla casa di Gello per fuggire nei campi vicini abilitazione dopo aver sentito la telefonata del marito e aver scoperto che l’amante era Sara Calzolaio. Il marito, anziché correrle dietro, l’aspetta. Poi la lite tra un uomo e una donna riportata dal testimone chiave Loris Gozi.