Prof si fa un selfie in topless, la scuola la licenzia. Lei chiede un risarcimento da 3 milioni di euro
«Questo non sarebbe mai successo a un insegnante di sesso maschile. Gli amministratori e il consiglio scolastico della contea di Suffolk non hanno ancora scoperto che le donne sono uguali agli uomini». Si difende così Lauren Miranda, la prof licenziata dopo che un suo selfie in topless è finito nelle mani di uno studente che lo ha pubblicato sui social network.
La donna si era fotografata circa due anni fa e aveva inviato l’immagine al suo compagno dell’epoca. Per motivi ancora sconosciuti lo scatto è arrivato nel telefono di un suo studente. Ma ora Lauren Miranda non ci sta, accusa la scuola di averla discriminata e chiede tre milioni di risarcimento.
La professorese di matematica rivuole il suo posto di lavoro e pur di tornare alla cattedra della scuola media di Long Island, a New York, è pronta a ritirare la denuncia. «Ha inviato il suo selfie in topless al suo compagno, e mai a nessun altro.
Poi con mezzi a noi sconosciuti, uno studente l’ha ottenuto e l’ha pubblicato. Il direttore scolastico ne è entrato in possesso e l’ha licenziata», ha detto il suo avvocato secondo quanto riportato dal NyPost.
«Questo non sarebbe mai successo a un insegnante di sesso maschile. Gli amministratori e il consiglio scolastico della contea di Suffolk non hanno ancora scoperto che le donne sono uguali agli uomini», ha aggiunto.
Anche la donna ha difeso le sue azioni, sostenendo che in quella foto non ci fosse nulla di offensivo: «È una foto pura, ho i trucchi in una mano e il telefono nell’altra. Sto mostrando a voi la mia faccia e vi sto raccontando che mi è successo qualcosa che non volevo accadesse».