A seguito della morte, avvenuta nelle scorse ore a Biella, di un docente a cui il 3 marzo scorso era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, in attesa degli esiti dei riscontri per verificare l’eventuale nesso di causa, in via precauzionale il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, ha disposto l’immediata sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca per accertamenti sul lotto coinvolto. È stata subito convocata la Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste. La Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge si riunirà nel pomeriggio.
Astrazeneca sospeso in Piemonte per precauzione
«Si tratta di un atto di estrema prudenza, in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso». L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta così la sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca in seguito alla morte di un docente a Biella a cui nella giornata di ieri era stato somministrato il vaccino. «Ad oggi in Piemonte – aggiunge Icardi – non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini».
Prof morto dopo il vaccino a Bologna, aperta un’inchiesta
Verrà aperto un fascicolo, da parte della Procura di Bologna, sulla morte di un insegnante, Giuseppe Morabito, vicepreside dell’istituto secondario di primo grado ‘Veggetti’ di Vergato nel Bolognese, scomparso la notte scorsa a una decina di giorni di distanza dalla somministrazione di una dose di vaccino AstraZeneca. Un’indagine per verificare se esista una correlazione tra la scomparsa del docente e l’assunzione del rimedio. Lo riporta il quotidiano ‘il Resto del Carlino in edicola oggi.
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«Apriremo un fascicolo, faremo tutti gli accertamenti necessari – spiega al giornale il procuratore capo, Giuseppe Amato – ma non c’è nessun allarmismo e nessun indagato al momento. Accerteremo quali sono le cause della morte, poi ne trarremo le conseguenze». Originario del Sud Italia, sessantunenne, il professore si era trasferito molti anni fa a Vergato, dove era molto apprezzato, e si era sottoposto, lo scorso 3 marzo, al vaccino di AstraZeneca dal medico. Ieri mattina la svolta con alcuni colleghi che hanno deciso di andare a trovare il 61enne insospettiti dal silenzio del telefonino e del campanello.
Poi il ritrovamento dell’uomo, morto nel suo letto, da parte dei sanitari del 118 insieme ai Carabinieri di Vergato. «Accerteremo quali sono le cause – ribadisce il procuratore Amato – nelle prossime ore investiremo i Nas, ma non diffondiamo terrore. Indagheremo, è il nostro mestiere. Insistiamo con il dire che le vaccinazioni se ci sono vanno fatte, anzi dovrebbero essere fatte a tutti. Al momento non c’è alcuna preoccupazione in questo senso». Seguici su Google News.