Pisa, scompare insegnante di 32 anni. poi la tragica scoperta in un supermercato
Giallo a Pisa, dove una donna di 32 anni, insegnante precaria, è stata trovata morta ieri mattina intorno alle 7 nel bagno di un supermercato chiuso. A trovare il cadavere è stato un addetto alla vigilanza.
E la morte, secondo quanto denunciato dai Cobas, potrebbe risalire addirittura a venerdì pomeriggio. Sull’episodio indagano i carabinieri, che propendono per l’ipotesi di un malore anche se sarà l’autopsia che sarà affidata domani al medico legale a stabilire le cause e il giorno del decesso.
Sul cadavere non c’erano ferite evidenti, né vi erano nella toilette tracce dell’uso di sostanze stupefacenti da parte della vittima che, secondo gli inquirenti, potrebbe avere accusato un malore fatale durante l’espletamento di bisogni fisiologici.
Era stata la madre della donna, sabato mattina, a dare l’allarme per l’assenza della figlia. La famiglia risiede sul litorale pisano e la mamma ha formalmente presentato denuncia di scomparsa alla stazione dei carabinieri di Tirrenia (Pisa) segnalando l’assenza della 32enne dal giorno precedente.
Nel pomeriggio di sabato è stata trovata l’auto della vittima, regolarmente parcheggiata nei pressi del supermercato dove ieri mattina è stato trovato il corpo. I Cobas con Francesco Iacovone, della segreteria nazionale, hanno denunciato di avere ricevuto segnalazioni dai lavoratori del punto vendita secondo i quali il bagno risultava essere fuori servizio da venerdì e hanno espresso «sdegno e rabbia perché è il secondo supermercato in due giorni che apre la vendita al pubblico con una persona deceduta sotto un lenzuolo bianco».
«Siamo stati contattati dai lavoratori sconvolti – ha sottolineato Iacovone in una nota – che ci hanno raccontato che quel bagno era chiuso dal venerdì, si è pensato a un malfunzionamento e ci si è limitati a mettere un cartello.
Con il massimo rispetto per la magistratura e per le autorità di pubblica sicurezza che stanno svolgendo le indagini, siamo comunque a denunciare le grandi catene commerciali che non fermano i profitti neanche davanti alla morte. Ieri a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, come oggi a Pisa.
Il consumismo prende il sopravvento finanche sulle più elementari regole non scritte della nostra umanità». I carabinieri non sono ancora riusciti a stabilire con certezza da quanto tempo il cadavere si trovasse in quel bagno del supermercato, che oggi avrebbe comunque osservato il turno di chiusura domenicale, e attendono dunque dall’autopsia le risposte necessarie per indirizzare le indagini.