Nuova Mozione per i Diplomati magistrale: Resteranno in ruolo anche per il 2019/20
La Senatrice Malpezzi, come riferito, ha presentato una mozione riguardante i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002, cui il Consiglio di Stato ha negato l’accesso alle GaE. La mozione sta avendo numerosi adesioni.
Perché la mozione
La mozione è stata presentata in quanto le misure previste nel decreto dignità, da cui è derivato il concorso straordinario per i diplomati magistrale con 2 anni di servizio nella scuola statale, sono ritenute insufficienti ai fini della risoluzione del problema.
Oltre al problema dei diplomati magistrale, la mozione riguarda anche altre tematiche di seguito riportate.
Cosa prevede la mozione
Con la mozione di intende impegnare il Governo a:
1) adottare le iniziative necessarie, al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e della povertà educativa;
2) consentire alle scuole di procedere, nell’ambito dell’autonomia loro concessa, all’allungamento del tempo scuola nella scuola primaria, alla trasformazione di sezioni della scuola dell’infanzia, funzionanti a tempo ridotto, in sezioni funzionanti a tempo normale, all’allungamento degli orari di funzionamento delle sezioni di scuola dell’infanzia oltre le 40 ore settimanali, e alla riduzione del numero di alunni per classe e sezione;
3) prevedere, al fine di tutelare la continuità didattica per gli alunni, che il personale già assunto in ruolo a seguito di inserimento con riserva nelle graduatorie ad esaurimento sia mantenuto in servizio, quale supplente annuale, sul posto occupato nell’anno scolastico 2019/2020, fino alla pubblicazione delle graduatorie del concorso straordinario;
4) adottare le iniziative necessarie al fine di modificare l’articolo 4 del decreto-legge n. 87 del 2018 nella parte in cui esclude dall’applicazione delle misure i docenti che hanno prestato servizio nella scuola pubblica paritaria, rimediando così a una palese contraddizione;
5) adottare le iniziative necessarie al fine di valorizzare i titoli e la professionalità dei laureati in Scienze della formazione primaria, gravemente penalizzati dai fatti esposti, nel rispetto dei profili professionali previsti dalla normativa e dal contratto collettivo nazionale vigenti e, soprattutto, nell’interesse del Paese a realizzare un’accurata selezione degli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
Diplomati magistrale
Per i diplomati magistrale, dunque, si chiede che vengano mantenuti in servizio come supplenti annuali, qualora assunti in ruolo con riserva, nel medesimo posto occupato nell’anno scolastico 2019/2020. Ciò sino alla pubblicazione della graduatoria di merito del concorso straordinario.
La misura è giustificata con il fatto di assicurare la continuità didattica agli alunni
Si chiede inoltre di modificare il decreto dignità nella parte in cui non ritiene valido il servizio svolto nella scuola paritaria ai fini della partecipazione al concorso straordinario (ormai avviato comunque).
Laureati in SFP
La mozione riguarda anche i laureati in Scienze della Formazione Primaria, relativamente ai quali si vuole impegnare il Governo a valorizzarne i titoli e la professionalità.