Rosa Vespa, la 51enne accusata di aver rapito una neonata dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza, ha confessato di non essere mai stata incinta di fronte alla polizia. Il momento è stato ripreso in un video mostrato in esclusiva nella puntata di venerdì 24 gennaio del programma televisivo Quarto Grado .
La confessione: “Non c’è mai stata una gravidanza”
Martedì 21 gennaio, quando la polizia è intervenuta a casa della donna poco dopo il rapimento della neonata, Rosa Vespa ha inizialmente cercato di giustificare il suo gesto. Ha dichiarato agli agenti: “Ero sotto shock, molto provata dal fatto che ho subito l’interruzione di una gravidanza.” Tuttavia, incalzata dalle domande dei poliziotti che apparivano scettici rispetto alla sua versione, Rosa Vespa ha infine ammesso: “Non c’è mai stata la gravidanza.” La confessione è stata registrata e trasmessa durante il servizio realizzato dalla giornalista Claudia Marchionni , andata in onda su Canale 5. Subito dopo, la donna è stata arrestata insieme al marito, Acqua Moses , di 43 anni.
La posizione del marito: “Non sapevo nulla del piano di mia moglie”
Durante l’interrogatorio di garanzia, Moses ha dichiarato di essere stato completamente all’oscuro del piano della moglie. Secondo il suo avvocato, Gianluca Garritano , l’uomo era convinto che la gravidanza di Rosa fosse reale: “Il mio assistito ha creduto totalmente nella gravidanza portata avanti dalla moglie. Esistono anche foto che lo ritraggono mentre baciano il pancione di Rosa Vespa.”
L’avvocato ha spiegato che Rosa aveva creato un inganno molto credibile, arrivando a mostrare al marito una lettera di dimissioni dalla clinica. La donna aveva inoltre condiviso sui social post in cui annunciava l’arrivo del bambino e, il giorno del rapimento, aveva persino organizzato una festa per celebrare il presunto lieto evento. Nonostante tutto, ieri il giudice per le indagini preliminari, Claudia Pingitore , ha disposto la scarcerazione di Moses, che rimane comunque indagato.
Il piano di Rosa Vespa: dalla finta gravidanza al rapimento
Per nove mesi, Rosa Vespa ha simulato una gravidanza convincendo non solo il marito, ma anche amici e parenti. Il 21 gennaio, fingendosi un’infermiera, si è introdotta nella clinica Sacro Cuore e, con una scusa, si è allontanata con la bambina appena nata, portandola a casa come se fosse il figlio tanto atteso. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Moses era presente al momento del rapimento, ma credeva sinceramente che Rosa avesse appena partorito il bambino che gli aveva fatto credere di aspettare.
Indagini in corso: il ruolo della coppia e le responsabilità
Le forze dell’ordine stanno continuando a indagare per chiarire ogni aspetto della vicenda e determinare le responsabilità della coppia. In particolare, gli investigatori vogliono accertare quanto Moses fosse effettivamente ignaro del piano e verificare eventuali negligenze nella sicurezza della clinica. Nel frattempo, il rapimento della neonata ha sollevato molte domande sulla sicurezza delle strutture sanitarie e sulla facilità con cui la donna è riuscita a portare via la bambina senza destare sospetti. Un evento che ha scosso profondamente la comunità e che evidenzia la necessità di maggiore