Il regista Gabriele Muccino si racconta in un’autobiografia, “La vita addosso” e apre pagine della sua vita in un’intervista al Corriere della Sera. “Una lunga cavalcata di 24 anni, metà in Italia e metà in America. Ho aperto ogni file della memoria in modo onesto”, spiega sul suo libro. Dagli esordi in Tv al rapporto con il fratello attore
“Non lo vedo dal 2007, dopo questo tempo si elabora una sorta di lutto”, così Gabriele Muccino parla del rapporto con il fratello attore Silvio in un’intervista al Corriere della Sera. Il regista è anche in libreria con un’autobiografia “La vita addosso”, realizzata con Gabriele Niola che definisce “una lunga cavalcata di 24 anni, metà in Italia e metà in America, a cavallo di due culture molto diverse. Ho aperto ogni file della memoria in modo onesto”. Dagli esordi in Tv al rapporto ormai d’amicizia con i protagonisti dei suoi film fino ad aneddoti su Will Smith e Mike Bongiorno, Muccino, regista di A Casa Tutti Bene – La Serie, primo suo progetto per la TV, ripercorre pagine della sua vita.
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Al Corriere della Sera il regista spiega di essere arrivato in televisione grazie al cugino che lavorava a “Mixer”. “Mostrò a Minoli i miei corti e me ne commissionò tre – ha detto – uno sull’innamoramento, sulla gelosia e sulla separazione. Poi per cinque mesi ho fatto Un posto al sole. La tv è stata una palestra, l’obiettivo è sempre stato il cinema”.
Guardato con attenzione da Monicelli, Scola e Suso Cecchi, Muccino ritiene di aver “scompaginato” le aspettative con “Come te nessuno mai”. “È stato il film che ha scompaginato, scatenato gli animi. Non era chiaro che etichetta mettermi, non assomigliava a nulla. Questa incapacità di capire che tipo di cinema facessi è stato motivo per cui ho avuto molto successo e molti detrattori”, ha affermato.
IL RAPPORTO CON SILVIO MUCCINO
Sulla distanza dal fratello attore, Muccino ha rivelato che “non ha voluto incontrare me, in nessuna occasione, i miei figli, i miei genitori, mia sorella, ma anche Giovanni Veronesi, Carlo Verdone, ha fatto terra bruciata intorno a sé, lontano da tutti quelli che lo hanno amato”. E poi ha aggiunto: “La sua scomparsa ha lacerato il tessuto familiare, a ognuno manca un fratello o figlio.
Rimane inspiegabile, farà lui il bilancio della sua vita. A un certo punto ha fatto dichiarazioni su di me talmente gravi, descrivendomi come uomo violento. Sono state il napalm. Le carte giudiziarie dicono l’opposto, la vicenda si è chiusa con l’archiviazione”. Il regista ha aggiunto anche di aver cercato di “azzerare tutto ripartendo almeno professionalmente” da dove il rapporto di era interrotto. “Ho scritto un personaggio per lui. Ma non ne ha voluto sapere. Ti risponde con gli avvocati e allora basta così”, ha detto. Commentate con noi le notizie sul gruppo ufficiale di Uomini e Donne di Maria de Filippi e seguici su Google News.