Mazzette per cambiare i voti dei figli a scuola: Bufera su molti vip e attori famosi. Ecco chi sono
Sono stati ammessi a Yale, Stanford, Georgetown. Senza meriti. I loro genitori pagavano e corrompevano professori addetti ai test di ammissione o allenatori di squadre sportive che ingigantivano le loro doti atletiche per garantire l’ingresso al college. Dopo oltre un anno di lavoro l’Fbi e la procura di Boston hanno spiccato ieri 50 mandati di arresto che coinvolgono anche due famose attrici: Felicity Huffman, protagonista di Desperate Housewives, e Lori Loughlin della serie Full House. Per facilitare i loro figli e garantire loro un accesso in prestigiose università nelle quali diversamente non sarebbero mai entrati, hanno versato fior di soldi e si sarebbero prestate alla truffa.
L’architetto di questo raggiro, che ha prodotto oltre 25 milioni di dollari in mazzette e coinvolto decine di campus spesso ignari, è William Rick Singer, uno speculatore senza scrupoli che ha ammesso le sue responsabilità e si è messo a collaborare con la giustizia trascinando nel fango tutti i suoi complici più o meno diretti.
Singer aveva fondato un’associazione definita di beneficenza Key Worldwide foundation che garantiva successo nella carriera universitaria dei ragazzi se i loro genitori fossero stati generosi nelle donazioni peraltro deducibili dalle tasse. Per non dare nell’occhio la fondazione distribuiva parte degli introiti alle università in cui venivano presentate le domande, ma soprattutto foraggiava allenatori delle squadre di volley, tennis canottaggio e calcio maschile e femminile affinché fossero elastici nel certificare che certi studenti avevano talento e si guadagnavano l’ingresso per meriti sportivi.
Una volta ammessi, gli ‘studenti privilegiati’, invece di partecipare agli allenamenti, si davano malati pensando solo al curriculum scolastico e ad affrontare gli esami.
Lo scandalo è stato scoperto perché nei difficili test di ammissione il Sat (Scholastic Aptitude Test) e l’Act (American College Test) che si svolgono nei diversi Stati e sono riconosciuti da qualsiasi ateneo, molti mandavano delle vere e proprie ‘controfigure’ ad affrontare le prove oppure erano gli stessi esaminatori che fornivano sotto banco le risposte esatte.
Per un’ammissione a Yale sono stati versati alla fondazione anche 500mila dollari mentre per la falsificazione di altri test erano sufficienti mazzette da 50 o 75mila dollari. Il procuratore federale Andrew Lelling, nel rivelare la truffa considerata la più alta mai scoperta a livello accademico, ha detto: “Questi sono figli del privilegio. Hanno ottenuto delle ammissioni che sarebbero andate ad altri ragazzi che meritavano davvero”.
Molti giovani sostengono di essere ignari di quanto avessero fatti i loro genitori per facilitarli, ma è difficile da credere. L’indagine si sta allargando a macchia d’olio e più di 300 agenti dell’Fbi continuano a indagare perché quella che è spuntata ieri con la Key Worldwide Foundation sembra essere solo la punta dell’iceberg. Yale e i grandi atenei Usa per salvare la loro reputazione sono insorti, ma ormai il danno è fatto e sembra che la pratica durasse da anni.