Non solo bollette, ma anche generi alimentari, assicurazioni, spese per la gestione dei conto correnti. È una valanga di aumenti quella che rischia di sommergere le famiglie italiane nell’anno appena iniziato. La stima fatta da Federconsumatori è preoccupante: nel 2022 ogni famiglia si troverà ad affrontare un aumento delle spese pari a 1228,80 euro rispetto all’anno precedente.
I rincari riguardano soprattutto i beni essenziali, come quelli energetici e alimentari. Una stima non dissimile è stata fatta dal Codacons sulla base dei dati Istat: i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona crescono del 2,4%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza di acquisto (come i tabacchi o le spese per i trasporti) crescono del 4%. Sono i rialzi delle bollette di luce e gas scattati l’1 gennaio ad aver innescato una serie di aumenti a cascata di cui gli italiani hanno già la percezione quando entrano nei negozi e nei supermercati.
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L’inflazione al 3,9% prevista quest’anno rischia però di avere una ricaduta grave sui consumi, che potrebbero crollare come conseguenza del caro-vita. Ancora Federconsumatori ha fatto notare come già nel novembre 2021 si è registrata una contrazione delle vendite dei beni alimentari, indice della situazione di difficoltà delle famiglie.
Le grida di allarme non vengono solo dalle associazioni dei consumatori ma anche dalle imprese. Tutti parlano di «aumenti insostenibili» e di vera e propria situazione di emergenza. Per Confindustria Lombardia la bolletta energetica dell’industria italiana passa da «8 miliardi nel 2019 a 38 miliardi quest’anno, per il commercio da 9,6 miliardi a 20». «Senza interventi urgenti – aggiungono gli industriali – si rischia di uccidere le nostre imprese con blocco degli investimenti e nuove ondate di delocalizzazioni».
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Per questo il governo si appresta ad intervenire per alleggerire l’impatto degli aumenti di luce e gas. Dopo una prima serie di interventi, nel Consiglio dei ministri di oggi verrà adottato un decreto a sostegno di imprese ed enti locali. «Sarà un intervento significativo – ha anticipato la sottosegretaria all’Economia Cecilia Guerra – nell’ordine dei 4 miliardi. Il provvedimento interverrà sugli oneri di sistema, che sono i costi fissi in bolletta, in parte attraverso defiscalizzazioni».
Nel decreto non ci sarà però la tassazione degli extraprofitti realizzati da chi sta guadagnando dal caro energia, proposta che lo stesso Draghi aveva ventilato. I partiti rumoreggiano: tutti ritengono 4 miliardi insufficienti e tornano a chiedere uno scostamento di bilancio per affrontare l’emergenza. Continua a leggere altre notizie su Piudonna.it e dal tuo cellulare su Facebook, Instagram e Google News.