Marsa Alam, muore a 9 anni Mattia Cossettini: il dramma di un tumore cerebrale scoperto troppo tardi: Una tragedia ha colpito la comunità di Tricesimo, in provincia di Udine, dove viveva il piccolo Mattia Cossettini, morto a soli 9 anni mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Marsa Alam, in Egitto. Il bambino, che apparentemente stava bene prima della partenza, è stato stroncato da complicazioni legate a un tumore al cervello, fino ad allora sconosciuto, e aggravato da un’infezione batterica polmonare.
La diagnosi: tumore cerebrale e polmonite batterica
La Direzione delle questioni sanitarie del Mar Rosso ha pubblicato un comunicato su Facebook per chiarire le cause del decesso. «Il bambino soffriva già di un tumore cerebrale, non diagnosticato prima della vacanza. Le interferenze legate alla malattia, uniscono un’infezione batterica ai polmoni, provocato un arresto cardiaco irreversibile».
Mattia era stato ricoverato d’urgenza presso l’ospedale di Marsa Alam nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, dopo aver perso conoscenza. «Una Tac ha evidenziato un’emorragia cerebrale causata dal tumore», ha spiegato la Direzione sanitaria. Nonostante i tentativi di rianimazione, tra cui la rimozione dei liquidi dalla trachea e l’apertura di un passaggio per l’ossigeno, il bambino è deceduto poco dopo.
Il malore durante la gita e le accuse del padre
La tragedia è iniziata durante una gita in barca, quando Mattia ha accusato un malore improvviso. Inizialmente il bambino ha perso i sensi per qualche istante, ma al risveglio ha lamentato un forte mal di testa. Tornati al resort, i genitori lo hanno portato dal medico della struttura, che ha sottovalutato i sintomi prescrivendo semplicemente un ricostituente e consigliando riposo. Solo più tardi, quando Mattia ha perso di nuova conoscenza, i paramedici sono stati allertati per trasferirlo al pronto soccorso locale.
Il padre, Marco Cossettini, ha espresso il suo dolore e la sua frustrazione per come è stata gestita la situazione. «Io posso solo dire che mio figlio stava benissimo fino a quando è svenuto. Non sapevamo nulla del tumore», ha dichiarato con amarezza. «Questo è un ospedale per modo di dire. Si è perso un bel po’ di tempo per intervenire», ha aggiunto.
La comunità in lutto
La morte di Mattia ha lasciato sotto shock la comunità di Tricesimo. La scuola che frequentava il piccolo ha espresso cordoglio, ricordando Mattia come un bambino dolce e pieno di vita. La famiglia, distrutta dal dolore, sta ora affrontando il difficile compito di riportare il corpo in Italia per i funerali.
L’autopsia per chiarire i dettagli
L’autopsia sarà fondamentale per confermare le cause esatte del decesso e per verificare se un intervento più tempestivo avrebbe potuto fare la differenza. La tragedia di Mattia solleva anche interrogativi sul ruolo dei medici del resort e sulla capacità delle strutture sanitarie locali di gestire emergenze gravi. La storia di Mattia è un doloroso monitoraggio sull’importanza della tempestività e della diagnosi precoce, specialmente in situazioni lontane da casa, dove ogni minuto può essere cruciale.