Lucca, appena nata abbandonata in ospedale. Il Gruppo delle Mamme matte: “La prendiamo noi”
All’ospedale Versilia di Camaiore (Lucca) è scattata una sorta di gara di soliedarietà dopo che una neonata è stata abbandonata dopo il parto. La piccola, figlia di due versiliesi che non vivono in condiizoni ottimali, non è stata riconosciuta e, dunque, due coppie si sono fatte avanti per l’affido. Anche il sindaco si è fatto sentire: “La vorrei adottare anch’io ma in questo Paese distratto ai single non è consentito…”, ha confessato Alessandro Del Dotto.
L’intervento del Tribunale – Dopo il parto anonimo, la neonata è rimasta in reparto fino all’intervento del Tribunale dei minori che ne ha disposto la sistemazione in una struttura protetta sotto l’affidamento ai servizi sociali di Camaiore.
La disponibilità della casa famiglia – Ma anche un’altra casa famiglia si era subito resa disponibile ad accoglierla, la “Papa Giovanni XXXIII” di Lido di Camaiore. “Essenso intervenuto il decreto del Tribunale non abbiamo potuto accoglierla”, ha spiegato al quotidiano La Nazione Maria Dina Tomei che gestisce questa struttura. “Avevamo già allestito la culla. Siamo sempre in contatto con i sanitari, i servizi sociali e le associazioni di genitori: il gruppo delle “Mamme Matte” è ancora pronta ad occuparsene. Sono un gruppo di persone eccezionali che curano gli affidi in attesa di adozione”, ha aggiunto.
Due coppie si sono fatte avanti – Siccome la piccola non è stata riconosciuta, può subito essere adottata: e sono già due le coppie che hanno presentato domanda al Tribunale. “E’ una figlia di questa grande comunità che è la Versilia”, ha commentato il sindaco Del Dotto parlando della solidarietà immediata scattatata nei confronti della piccola. La sua è una storia che racconta le difficoltà e le ingiustizie quotidiane ma che accende anche i riflettori sulle capacità umane di offire amore, incondiizonato e disinteressato, e speranza vera.
Il sindaco: “Società annebbiata dalla propaganda” – Come ha raccontato il sindaco, “alla base ci sono le disuguaglianze, in una società annebbiata dalla propaganda del colore della pelle e distratta dal reale tema del nostro tempo: i diritti, dalla casa al lavoro, dalla scuola all’ambiente, dalla giustizia alla dignità umana”.
L’aiuto del Comune – Del Dotto ha inoltre promesso che il Comune farà tutto il necessario per la piccola: tutto ciò che serve al momento per le sue cure e per capire la miglior sistemazione possibile. Così che la piccola possa godersi un futuro che qualcuno ha provato a negare ma a cui altri, ora, vogliono provare a dare una forma concreta.