“Il mio libro lo dedicherei a tre persone che ho intervistato in passato: Luca Barbareschi, l’ex senatrice Gabriella Carlucci e l’attuale sindaco di Roma Virginia Raggi”. A dirlo al quotidiano online Piudonna.it è il giornalista inviato de Le Iene ( programma in onda su Italia 1) e scrittore Filippo Roma. Il noto volto di Mediaset ha lanciato da poco il suo nuovo libro “Boomerang” e ha risposto a qualche domanda anche per il nostro giornale.
Lei è un giornalista di inchiesta. Perché qualcuno dovrebbe essere incuriosito dal suo libro? Gli argomenti che lei tratta sono diversi dal contenuto del testo
Beh, chi vuole leggerlo dovrebbe principalmente chiedersi come mai un giornalista che propone inchieste politiche scrive un romanzo d’amore. Poi perché parla di angoscia, di ansia, di paura. Quello che stiamo vivendo in questi giorni, in questo periodo in cui siamo colpiti dal Covid-19 in fondo.
A chi si è ispirato? Chi sono i suoi autori preferiti. Ogni artista ne ha, li avrà anche lei
In me vivono più anime. Sono una persona a cui piace leggere. I romanzi sono sempre stati la mia passione. E non è un caso che a 50 anni trovo una parte di me che è emersa. Me la sono ritrovata un giorno, così. Nella mia vita mi hanno sempre appassionato i romanzieri francesi come Balzac ed Emile Zolà. Tra gli italiani adoro Dino Buzzati. “Un amore” l’ho letto più volte.
Ha fatto tanto in televisione. Lavora da anni in questo campo. Sicuramente tra le sue fonti di ispirazione c’è qualche estratto della sua vita
L’intreccio amoroso è di fantasia, ciò che è autobiografico è il modo di essere, il carattere del ragazzino di 13 anni. Quel fare un po’ impacciato che ricorda me.
Senta Filippo una domanda che ad oggi nessuno le ha fatto su questo libro. Lei come tutti i giornalisti vive di domande
Sicuramente perché ho aspettato tanto per scriverlo
E la risposta?
Non la so. Nella mia vita ho deciso sempre tardi. Ho cominciato a fare il giornalista a 34 anni. Prima ero un impiegato. A 50 anni ho deciso di fare lo scrittore. Ogni cosa deve maturare
Ne scriverà altri in futuro?
Ho già due idee per il futuro, ma l’importante quando si avvia un progetto così è sapere anche chi potrà condividerlo con me. Soprattutto se troverò qualcuno che lo vorrà pubblicare.
Negli anni in cui hai svolto questo lavoro hai dato fastidio a qualcuno. Dimmi tre personaggi a cui dedicheresti questo libro
La prima è sicuramente Luca Barbareschi. Ha cercato di colpirmi più volte. Gli consiglierei ( magari gli scrivo una dedica) di leggere il mio libro perché parla d’amore. Magari trova il modo di reprimere i suoi bollenti spiriti. La seconda è una donna. E il discorso fatto per Barbareschi vale anche per lei. Si tratta dell’ex senatrice Gabriella Carlucci che mi tirò i capelli in maniera così violenta tanto da mandarmi in ospedale. La terza è sempre una donna. E’ il sindaco di Roma Virginia Raggi. Non a caso ho scelto due donne e un uomo. Questo libro, credo, sia rivolto maggiormente alle donne. Ad un pubblico femminile.
Sinossi
La vicenda ruota intorno a un triangolo amoroso. Il protagonista è Leo che ha da sempre il sogno di diventare uno scrittore, pur non avendone il talento. Dalla storia con Barbara prende la linfa per scrivere il suo primo romanzo, che avrà un successo immenso. E’ qui però che Leo, oltre al successo, incontra l’amore, che ha il volto e il nome di Elena. Lui crede di conoscerla, ma chi è davvero questa cassiera dalla faccia d’angelo? “Ognuno dei tre ha un segreto da nascondere, ha commesso un’azione disonesta, che poi come un boomerang tornerà fatalmente indietro, come spesso succede nella vita, anche se non necessariamente in senso negativo”, racconta l’autore, rivelando che l’opera è parzialmente autobiografica, soprattutto nella fase adolescenziale della vita del protagonista, che ama – come Roma – i romanzi francesi, a partire da Alexandre Dumas.
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