“Mamme incoscienti a mandare i figli a scuola” Così, solo qualche giorno fa, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca aveva apostrofato in malo modo quelle madri che avevano deciso, potendolo fare, di continuare a mandare i propri figli alla scuola dell’infanzia. Il Covid spaventa è vero, ma sarebbe bello che il Presidente vedesse la gioia dei bambini nello stare insieme, il desiderio di imparare giocando, la felicità nello scoprire nuove cose, come piccole avventure. Essere contadini, boscaioli, pasticceri ogni giorno in maniera diversa, grazie all’impegno della maestre e sempre in maniera sicura. Forse allora il Presidente capirebbe che le mamme non sono incoscienti ma corrono il rischio soprattutto per loro stesse, per garantire ai propri figli un bene essenziale e evitare che stiano, ancora, chiusi in casa.
E allora vogliamo far vedere al nostro Presidente il viso di questi bimbi, prendendo ad esempio Il Nuovo Polo didattico di Frattamaggiore, in provincia di Napoli. Ieri la scuola è diventata un piccolo bosco, dove i bambini da un anno ai 5 anni di età, hanno raccolto le castagne per poi creare tanti piccoli lavoretti insieme. Il tutto all’aperto e in piena sicurezza. I bambini hanno realizzato animaletti del bosco con la pasta e imparato nuovi profumi e sapori. Solo qualche giorno prima, questi piccoli eroi in tempo di Covid, che riescono più di noi adulti a capire l’importanza di rispettare le norme igieniche e di non poter far più tante cose a causa di questo “Virus dispettoso” hanno giocato a fare i contadini, creando un piccolo orto sempre all’interno del giardino della scuola.
“E’ importante per i bambini far vivere la scuola” Le parole della Ds Carolina Marrone
“L’entusiasmo dei bambini nel tornare a scuola, dopo un lungo periodo di pausa, dovrebbe bastare per far capire quanto sia importante per loro vivere la scuola – ha spiegato la DS del Nuovo Polo Scolastico, Carolina Marrone – Riuscire a dare ai bambini un senso di normalità, nonché il calore e l’affetto, a cui sono abituati grazie alle nostre docenti, è importante. Diventa però fondamentale ai fini didattici perché il processo di apprendimento è strettamente legato al rapporto che si instaura tra il docente e l’allievo.
La DAD sebbene abbia sopperito in un momento di pericolo e confusione sul profilo didattico, è uno strumento non paragonabile all’insegnamento. Da non trascurare le relazioni che si creano tra i bambini, anch’esse fondamentali nel processo di crescita e sviluppo. Siamo certi che quest’emergenza abbia le sue priorità e ci si augura che durino quanto meno possibile, tuttavia ci auguriamo di poter tenere conto di esigenze strettamente legate ai bambini. Con tutte le dovute precauzioni, speriamo di riabbracciarli quanto prima”.
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