“La maestra diceva Amore mio, poi mi baciava”: Scoppia lo Scandalo a Vicenza
L’alunno accusa: «La maestra mi ha baciato», lei nega tutto. Accade a Vicenza, in una scuola elementare: due baci, forse troppo vicini alle labbra, e alcuni sms ‘teneri’ sul cellulare di un alunno di 10 anni hanno fatto finire nel registro indagati una maestra 40enne, accusata dalla Procura di tentata violenza sessuale su minorenne, nella forma delle molestie. Una vicenda avvenuta lo scorso anno scolastico, quando il bambino frequentava la quinta elementare: ora è alle scuole medie e i due non si sono dunque più visti.
Sono stati i genitori del ragazzo a trovare quei messaggini pieni di tenerezze e confidenze nello smartphone del figlio, e hanno deciso di denunciare la cosa. La pm Barbara de Munari, valutati gli elementi, ha deciso di vederci chiaro, aprendo un fascicolo.
Tuttavia nè la Procura, nè la scuola hanno preso alcun provvedimento nei confronti della maestra, una docente apprezzata dai colleghi e dai genitori degli altri scolari, e che avrebbe da sempre atteggiamenti affettuosi verso i suoi alunni.
Quando però il padre e la madre del ragazzino hanno trovato definizioni come «amore mio» negli sms spediti dalla donna al figlio si sono preoccupati. Messaggi troppo equivoci, hanno pensato, ed il sospetto si è aggravato vedendo che il figlio sembrava in imbarazzo quand’era al cospetto dell’insegnante.
Hanno così cercato di capire cose succedesse a scuola e il ragazzo ha raccontato loro di aver ricevuto un paio di baci dalla maestra, secondo lui molti vicini alle labbra. Da qui è partita la denuncia ai Carabinieri, che con molta discrezione hanno iniziato ad indagare sull’ambiante scolastico, raccogliendo numerose testimonianze.
La maestra ha negato ogni addebito e, spiegano i suoi legali, è molto turbata da questa storia. Ha affidato la sua difesa agli avvocati Emanuele Fragasso e Michele Grigenti. «Credo che in questa vicenda si possa parlare di un rapporto insegnante-alunno assolutamente corretto – spiega Grigenti – al più un pò affettuoso, ma assolutamente privo di qualsiasi contenuto di natura sessuale». Il prossimo 27 giugno si terrà l’incidente probatorio nel corso del quale, con le forme protette previste dal codice di procedura, sarà ascoltata la testimonianza del ragazzino.