“La Favola dell’uccello” arriva a Catania il Baby Pride, favole gender per i più piccini. Scoppia la polemica
Dopo il caso di Vladimir Luxuria che ospite della tv di Stato racconta ai bambini “La favola dell’uccello”, ecco l’edizione catanese di quello che già è avvenuto un mese fa ad Alessandria: la lettura, contestuale alla manifestazione dei Gay Pride, di favole per piccini declinate in salsa gender.
Mattatori della giornata, due “avvenenti” drag queen, Sovranity (sic) ed Erys. Complice della trovata, la Cgil catanese che ha offerto i locali della propria sezione in via Crociferi 40.
Le fiabe al baby pride
E così, come riporta Meridionews, «un’elefantina grigia, un circense sensibile e un piccolo uovo confuso avranno il compito di superare gli stereotipi di genere». Gli organizzatori non hanno dubbi: «Bisogna ribaltare gli stereotipi sin dalla prima infanzia: i bambini sono gli esseri più liberi ma imparano presto da noi adulti cose sbagliate».
E ancora, sugli argomenti delle fiabe: «Piccolo uovo, che riguarda la varietà delle famiglie, da quelle omogenitoriali a quelle con genitori single; Rosaconfetto, che mira a superare il cliché della donna fragile, mentre Ettore, l’uomo straordinariamente forte quello del maschio che non piange. È importante spiegare ai bambini che la forza dell’uomo non sta nei muscoli ma nella sua sensibilità».
Giù le mani dai bambini
«Ma che problemi ha la sinistra con i bambini? La questione sta diventando preoccupante. Ultima trovata il “Baby Pride”: bambini portati ad ascoltare fiabe gender lette da travestiti. I bambini vanno tenuti fuori dalle battaglie ideologiche. Lasciategli vivere la loro infanzia in santa pace!», commenta la Meloni su Facebook. Le fa eco il deputato di FdI Gemmato: «Non so quale sia la rotta del “modernismo a tutti i costi”, ma rivolgo un accorato appello: giù le mani dai bambini!».