La classifica 2019 dei licei classici di Universinet: Vince il Leone XIII
Universinet.it ha elaborato i nuovi dati della fondazione Eduscopio.it ed ha realizzato una inedita classifica dei licei classici “più inclusivi” di Roma e Milano.
Tra i migliori e più inclusivi licei classici di Roma e Milano è derby tra i due licei dei Gesuiti, infatti l’Istituto Massimo con il Liceo classico internazionale è primo a Roma con una percentuale dell’84% e il Leone XIII primo tra i classici di Milano con l’83,3 %, al secondo posto a Roma il Plauto e a Milano il Carrel.
Ma cosa è un liceo inclusivo? Un liceo i cui studenti conseguono migliori risultati sia all’esame di maturità che nell’intero percorso universitario di 5 anni.
Ogni anno Eduscopio analizza le performance degli studenti universitari italiani e stila una classifica delle scuole di ogni provincia d’Italia misurate in base alle performance universitarie dei diplomati (numero di esami e media dei voti al primo anno).
Ma la novità forse più rilevante di quest’anno è rappresentata da un nuovo indicatore – quello dei diplomati «in regola» – che dice per ogni scuola quanti studenti iscritti al primo anno hanno raggiunto senza bocciature il diploma 5 anni dopo.
Se la percentuale è alta, vuol dire che la scuola è molto inclusiva e cerca di portare avanti il maggiore numero di studenti. Se è bassa, la scuola è molto selettiva e gli studenti sono incappati in bocciature e/o hanno abbandonato l’istituto.
Classifica Eduscopio dei licei classici più inclusivi
Percentuale dei diplomati “in regola” tra Milano e Roma
1 LEONE XIII 83,3 %
1 MASSIMILIANO MASSIMO 84%
2 ALEXIS CARREL 82,1
2 PLAUTO 81,9
3 SACRO CUORE 81,3
3 PIO XI 75
4 SAN RAFFAELE 80
4 VITT. EMANUELE II 74,6
5 GONZAGA 76,2
5 F.VIVONA 73,5
6 FAES MONFORTE 75
6 L. MANARA 73
7 SANT’AMBROGIO 74,1
7 SANT’ORSOLA 72,7
8 SALVATORE ALLENDE 67,7
8 B. DA NORCIA 70,4
9 PRIMO LEVI 66,7
9 ANCO MARZIO 70,4
10 GIOVANNI BERCHET 66
10 ARISTOFANE 69,4
Spiega Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli sul sito di eduscopio.it: «In realtà, le nostre analisi rivelano che non vi è alcuna relazione sistematica tra selettività e performance. Anzi vi è una piccola correlazione positiva che lascerebbe credere che, in media, siano proprio gli studenti che provengono dalle scuole più inclusive a ottenere i risultati migliori. È una conferma molto interessante del fatto che efficacia formativa ed equità possono andare di pari passo» (fonte sito Flc Cgil), tesi sostenuta anche dal rapporto Ocse-Pisa che ogni tre anni valuta le competenze dei quindicenni di mezzo mondo.