Insegnante siciliana insultata: “Tornate a casa tua dagli immigrati”
Una docente siciliana, che per mtivi di lavoro si è dovuta spostare a Trieste è stata pesantemente insultata da un consigliere leghista dopo che la docente aveva espresso il suo alla collega Rosa Maria Dell’Aria, che ricordiamo era stata sospesa per un video che assimilava Salvini al Duce.
Trieste, Insegnante siciliana insultata dal consigliere della Lega
Molti insegnanti, (molti lavoratori in genere) soprattutto del Sud, sono costretti ogni anno a lasciare la loro città natia per trasferirsi al nord e ricominciare tutto di nuovo. Fortunatamente molti riescono poi ad integrarsi gettando le basi per una nuova vita all’insegna dell’integrazione perchè purtroppo di integrazione bisogna ancora parlare quando si fa una distinzione tra Nord e Sud Italia.
Quella di Maria Luisa Paglia, professione insegnante per l’appunto, è la storia di una siciliana che dalla provincia di Enna si è ritrovata a vivere in Friuli Venezia Giulia. La professoressa, che vive a Trieste da oltre venti anni, si occupa anche di politica ed è capogruppo PD della quinta circoscrizione comunale. Quando è scoppiato il caso di Rosa Maria Dell’Aria, l’insegnante sospesa a Palermo per l’ormai famosa questione del video che ha accomunato Salvini a Mussolini, Maria Luisa Paglia ha espresso la sua solidarietà alla collega. Non senza conseguenze: nel caso di Maria Luisa Paglia è stata una email che ha fatto indignare la docente.
Gli insulti sono arrivati tramite email
Come riporta LiveUniCT, la solidarietà che Maria Luisa Paglia ha manifestato verso la collega Rosa Maria Dell’Aria non è piaciuta a Claudio Colombin, consigliere comunale sempre nella quinta circoscrizione (come la professoressa Paglia, ma dal lato della Lega). Colombin ha quindi inviato una mail piena di insulti alla collega di circoscrizione.
Nel testo Colombin ha scritto: “Vergognatevi! Prendete in giro gli italiani. Torna nel Meridione a casa tua. Raccogli gli immigrati”. È stata la stessa docente Maria Luisa Paglia a voler rendere note le parole contenute nella missiva elettronica, facendo anche sapere che il messaggio ricevuto non la intimorisce. “La rappresentazione dello straniero che arriva a rubare il lavoro è forte anche da queste parti, ma vivo a Trieste da quasi vent’anni e ormai la sento la mia città. Ed è qui che porterò avanti il mio impegno: a scuola, in politica e anche nel sociale”, ha sentenziato la donna.