Inps, Al via Bonus Affitti: 600 euro al mese per tutti i disoccupati che vivono in fitto. Serve il contratto
Tra i vari aiuti disposti per le famiglie in difficoltà economica esiste il Fondo per la Morosità Incolpevole, un contributo nato per sostenere i nuclei familiari in difficoltà per il pagamento dell’affitto della casa in cui vivono e sono sotto minaccia di sfratto, una situazione abbastanza comune negli ultimi anni.
Invece il Fondo Nazionale per il sostegno all’Accesso alle Abitazioni in Locazione è un tipo di sostegno diverso, sempre rivolto a famiglie affittuarie, che però nasce come misura preventiva e viene erogato prima di arrivare alla minaccia di sfratto.
Purtroppo si tratta di un fondo quasi mai erogato per problemi di fondi che vengono sempre discussi tra Stato e Regioni e di cui i Comuni non riescono mai a disporre.
Da qualche anno, per fortuna, le leggi di stabilità hanno sempre un occhio di riguardo per il Fondo per la Morosità Incolpevole e il Fondo Nazionale per il sostegno all’Accesso alle Abitazioni in Locazione e sono quindi disponibili i liquidi per poter richiedere queste agevolazioni.
Per richiedere il contributo affitto 2018-2019 bisogna rispettare alcuni requisiti per poter porre la domanda e tale agevolazione è cumulabile con le detrazioni fiscali previste per gli affittuari, in casi specifici.
Per fare domanda per il Fondo per la Morosità Incolpevole bisogna che si verifichi una grossa riduzione del reddito del nucleo familiare in seguito ad un licenziamento, un mancato rinnovo di contratto o una cassa integrazione.
Possono richiedere il contributo le famiglie che soddisfano i seguenti requisiti:
- Reddito ISE di massimo 35.000 euro o reddito ISEE non superiore a 26.000 euro
- Nessun componente del nucleo familiare deve possedere un’immobile abitabile nella stessa provincia
- Il contratto di affitto deve essere regolarmente registrato
- L’abitazione non dev’essere di lusso
- La casa deve essere occupata da almeno un anno
- Possesso della cittadinanza italiana
- E’ un criterio preferenziale l’eventuale presenza nel nucleo familiare di un minorenne o di una persona invalida almeno al 74%
I proprietari delle case possono anche proporre una riduzione del canone di affitto grazie alla nuova cedolare secca e ai vari bonus per le case acquistate e date in affitto che si traducono in grossi sgravi fiscali grazie ai quali è possibile proporre sconti.
Il contributo massimo di aiuto per l’affitto è di 8000 euro all’anno e la domanda per il Fondo per la Morosità Incolpevole deve essere obbligatoriamente fatta al Comune di Residenza che provvederà a fare tutti i controlli del caso con il Ministero delle Infrastrutture prima di decidere se erogare il contributo ed in quale misura.
Per richiedere il Fondo Nazionale per il sostegno all’Accesso alle Abitazioni in Locazione bisogna comunque rivolgersi al proprio comune di residenza, se si soddisfano i seguenti requisiti:
- Possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea e della residenza del comune cui si fa richiesta
- Contratto di affitto regolarmente registrato
- Reddito ISE di massimo 35.000 euro o reddito ISEE non superiore a 26.000 euro
- Nessun componente del nucleo familiare deve possedere un’immobile abitabile nella stessa provincia
- L’abitazione non deve appartenere ad una categoria catastale di lusso
- Non bisogna essere destinatari di un alloggio pubblico o comunale
- Non bisogna aver ricevuto nessun’altra agevolazione riguardante l’affitto per l’anno in corso
- E’ un criterio preferenziale l’eventuale presenza nel nucleo familiare di un minorenne o di una persona invalida almeno al 74%
Sono disponibili anche altri sostegni all’affitto per categorie particolari che riguardano i giovani studenti, i disoccupati o gli invalidi, vi invitiamo ad informarvi presso i vostri Comuni di residenza.