Meghan Markle ha raccontato in un editoriale pubblicato sul New York Times l’aborto spontaneo che ha subito a luglio, aprendosi e parlando del profondo dolore provato sia da lei che dal marito, il principe Harry. Nel famoso giornale americano ritroviamo una donna che vuole condividere col mondo non solo le sue gioie, ma anche i problemi che anche chi vive nell’agio si ritrova a dover affrontare. Una donna che non ha voluto mascherarsi dietro le rigide regole di etichetta della corte inglese, ma ha deciso di svestirsi di quei casti e rigidi abiti e di mostrare se stessa.
Meghan Markle, dal suo ritorno in America, sembra rinata. Non più un pesce fuori dall’acqua, pecora nera di una famiglia perfetta. Ma una combattente, una eroina che utilizza il suo potere mediatico per affrontare temi molto importanti, sia per gli States, che per il mondo intero. L’abbiamo vista parlare dell’epidemia di Covid-19 e dei morti che ha mietuto, dei problemi razziali, della violenza sulle donne, delle elezioni. Una attivista, insomma, insieme al marito, il sempre amatissimo da tutti, Il principe Harry, che la accontenta e l’ha appoggiata al punto di rinunciare al suo ruolo nella famiglia reale.
Non sarebbe male immaginare Harry, il principe ribelle, quasi come un super eroe che con la sua compagna di vita Meghan Markle decide di utilizzare il suo ruolo nel mondo per sensibilizzare le persone, in un periodo così cupo e individualista. William è sempre stato l’erede perfetto, composto e determinato, e riveste il ruolo importante di monarca inglese così come deve essere rivestito. Harry potrebbe rappresentare l’atra faccia della medaglia, così come nella gioventù, anche nell’età adulta. Sempre ribelle, sempre sentimentale. Ma speriamo che i forti sentimenti che legano i due fratelli li porteranno ad accettare i ruoli reciproci e continuare a “recitarli” nel rispetto l’uno dell’altro.
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Ma torniamo all’aborto di Meghan Markle e alle parole scritte nel suo editoriale sul New York Times: “Era una mattina di luglio che iniziava normalmente come qualsiasi altro giorno… Prepara la colazione. Dai da mangiare ai cani. Prendi le vitamine. Trova quel calzino mancante. Raccogli il pastello canaglia che è rotolato sotto il tavolo. Raccogli i capelli in una coda di cavallo prima di prendere tuo figlio dalla sua culla. Dopo aver cambiato il pannolino, ho sentito un forte crampo. Mi sono lasciata cadere a terra con lui tra le braccia, canticchiando una ninna nanna per tenerci calmi, la melodia allegra in netto contrasto con la mia sensazione che qualcosa non andasse bene. Sapevo, mentre stringevo il mio primogenito, che stavo perdendo il secondo.”
Ha raccontato Meghan Markle in una maniera così semplice ma al contempo minuziosa da farci immaginare la scena. Una sensazione orribile. Hai il tuo bambino dentro di te, lo senti, lo aspetti con ansia, poi tutto cambia d’un colpo. Basta una fitta e la consapevolezza che ciò che hai atteso con tanta emozione non arriverà mai. “Ore dopo, giacevo in un letto d’ospedale, tenendo la mano di mio marito. Sentivo l’umidità del suo palmo e gli ho baciato le nocche, bagnate da entrambe le nostre lacrime. Mentre fissavo le freddi pareti bianche, i miei occhi erano vitrei. Ho provato a immaginare come saremmo guariti.”
“Ho ricordato un momento dell’anno scorso in cui Harry e io stavamo finendo un lungo tour in Sud Africa. Ero esausta. Stavo allattando nostro figlio e stavo cercando di mantenere un’immagine coraggiosa sotto gli occhi del pubblico. <Stai bene?>, mi ha chiesto un giornalista. Gli ho risposto onestamente, non sapendo che ciò che avevo detto avrebbe risuonato con così tante mamme nuove e più grandi o con chiunque avesse, a modo suo, sofferto in silenzio. La mia risposta improvvisata sembrava dare alle persone il permesso di dire la loro verità. Ma non è stato rispondere onestamente ad aiutarmi di più, è stata la domanda in sé.” Ha continuato Meghan Markle.
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“Grazie per avermelo chiesto”, ho detto. “Non molte persone mi hanno chiesto se sto bene”. Seduta in un letto d’ospedale, guardando il cuore di mio marito che si spezzava mentre cercava di trattenere i miei pezzi in frantumi, ho capito che l’unico modo per iniziare a guarire è prima chiedere: “Stai bene?” E così Meghan Markle, nel giorno del Ringraziamento, ha deciso di condividere questa sua esperienza, e di invitare il mondo intero che si accinge a vivere le feste natalizie in una maniera anomala, trascorrendole anche lontano da chi si ama, a fare proprio questa importante domanda: “Stai bene?”.
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