Giallo Loris, Orrore per quel che è stato trovato sul secondo cellulare di Veronica Panarello
Emergono alcuni dettagli macabri riguarda la vicenda del piccolo Loris Stival, il bambino di anta Croce Camerina ucciso dalla madre, Veronica Panarello che ancora si professa innocente accusando il suocero Andrea Stival, padre del marito Davide, che però è stato scagionato da qualsiasi accusa.
Sono state rivelate le 194 le pagine di accusa dove sono state trasferite tutte le testimonianze e dettagli macabri della triste vicenda. In particolare sono spuntate, nel secondo cellulare della donna, (quello che gli inquirenti avevano difficoltà a trovare), le sue ultime ricerche sui motori internet da cellulare: “Bimba non si sente bene, la baby sitter la picchia a sangue” oppure “ Modica, perde il figlio che ha in grembo – momenti di tensione al maggiore”.
Insulti e maltrattamenti su Loris
Ma sono emerse anche altre testimonianze che hanno fatto comprendere quanto il rapporto tra madre e figlio fosse molto burrascoso. Prima ancora che avvenisse il tragico omicidio, i compagni di Loris pensavano che la mamma fosse “una pazza”, come più volte definita. Molti genitori dei compagni di classe hanno infatti rilasciato alcune testimonianze, dichiarando di come la madre più di una volta lo abbia insultato davanti a tutti.
Una delle dichiarazioni fatte dalla mamma di un compagnetto del piccolo Loris recita:
“MIO FIGLIO MI HA RIFERITO CHE LORIS GLI HA CONFIDATO DI NON STARE VOLENTIERI CON LA MAMMA”
Evidenziando di aspettare il padre, perché lei era solita insultarlo e picchiarlo. Un bambino che trovava tanto calore e amore solo tra le braccia del suo papà, Davide Stival.
Anche i vicini di casa hanno confermato quanto sopra, dichiarando che spesso e volentieri si udivano le urla della Panarello che insultava Loris con parolacce e oggetti che sbattevano per terra.