Un possibile sviluppo nella scomparsa di Ana Maria Henao Knezevich, un’ereditiera statunitense scomparsa a Madrid il 2 febbraio 2024, è emerso con il ritrovamento di resti ossei nel fiume Astico, a Piovene Rocchette, in provincia di Vicenza. I resti, scoperti in prossimità del Ponte Pilo, sono stati recuperati dai carabinieri e dal Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco. Saranno analizzati per determinare se appartengano alla donna o se siano di altra natura.
Svolta nella scomparsa di Ana Maria Henao Knezevich
David Knezevich, ex marito di Ana Maria, è il principale sospettato ed è attualmente in carcere a Miami, dove è accusato di omicidio. Il movente ipotizzato sarebbe di natura economica: i due condividevano una società immobiliare multimilionaria. Il Grand Jury di Miami aveva formalmente incriminato Knezevich il 14 novembre 2024, basandosi su una serie di prove incriminanti.
Prove e comportamenti sospetti
Tra le prove più rilevanti contro Knezevich figurano:
- Video di sorveglianza: Knezevich è stato ripreso mentre entrava e usciva dalla casa di Ana Maria a Madrid con una valigia. Secondo le autorità, in quella valigia sarebbe stato nascosto il corpo della donna.
- Attività sospette: Knezevich avrebbe noleggiato un’auto a Belgrado senza GPS e acquistato spray nero, nastro adesivo, una giacca e un casco da moto a Madrid.
- Targa rubata: La notte prima della scomparsa, avrebbe rubato una targa da un’auto in sosta per utilizzarla sul veicolo noleggiato.
- Passaggio nel Vicentino: L’auto noleggiata è stata tracciata nella zona del Vicentino, alimentando il sospetto che Knezevich possa aver nascosto il corpo in quella regione.
Contesto della scomparsa
Ana Maria, 40 anni, si era trasferita a Madrid dagli Stati Uniti dopo il divorzio da Knezevich. La sua scomparsa ha scatenato un’indagine internazionale, durante la quale gli investigatori hanno esaminato anche l’area del Vicentino, in particolare la vecchia strada “del Costo” a Cogollo del Cengio. Fino al ritrovamento odierno, le ricerche non avevano portato risultati.
Il ritrovamento dei resti ossei potrebbe rappresentare un punto di svolta cruciale nell’indagine. Se confermato che appartengono ad Ana Maria, ciò rafforzerebbe le accuse contro Knezevich, che rischia una condanna definitiva. Gli esami sui resti saranno determinanti per chiarire il mistero e fornire risposte alla famiglia della donna.