Fettuccine alla Papalina, più saporite della Carbonara. Il piatto della tradizione Romana super cremoso e facile da preparare. Ecco i segreti per farlo perfetto
INGREDIENTI DELLE FETTUCCINE ALLA PAPALINA
- FETTUCCINE ALL’UOVO 400 GR
- PROSCIUTTO COTTO 200 GR
- PISELLI 200 gr
- UOVA 4
- PARMIGIANO GRATTUGIATO 100 GR
- CIPOLLA 1
- BURRO1 NOCE
- ACQUA Q.B.
- SALE Q.B.
Preparazione
La prima cosa da fare sarà quella di tagliare sia la cipolla in pezzi piccolissimi in maniera tale che si possa sciogliere. Tagliate poi il prosciutto cotto e mettete da parte. In una padella inserite l’olio e il vostro burro ( dividetelo in due o più parti in maniera tale che si scioglierà prima e in maniera omogenea). Una volta sciolto, comincerà a sobollire, quindi aggiungete la cipolla, il prosciutto e il burro. Aggiustate di sale.
Fate cuocere. Ve ne accorgerete perché il prosciutto cambierà colore e i piselli e lo stesso prosciutto avranno assorbito tutto il burro. Mentre piselli e prosciutto cuoceranno prendete una ciotola e inserite le uova: prendete un uovo intere e tre tuorli. Sbattete e inserite pepe e formaggio. Il risultato sarà quello di un composto compatto, quasi una crema.
Mettete l’acqua sul fuoco e fate bollire. Un paio di minuti prima che la pasta sia cotta scolatela ( facendo attenzione a che un po’ d’acqua vi rimanga). Lasciate amalgamare al composto di prosciutto e piselli. Non aggiungete olio, ma acqua se la vedete secca. Una volta cotta spegnete la fiamma e lasciate che si abbassi la temperatura del contenuto della padella quindi portatela via dai fornelli. Aggiungete il composto di uova e formaggio e mescolate ( far in modo che la temperatura si abbassi vi permetterà di avere una crema e non una frittata). Aggiustate di pepe e buon appetito.
CURIOSITÀ
Secondo la leggenda, papa Pio XII attivò il genio creativo del cuoco del Vaticano, chiedendogli una ricetta diversa dai soliti spaghetti alla carbonara, più leggera e delicata. L’impresa non era facile: il cuoco doveva rivisitare un classico della gastronomia romana, piatto in voga nel secondo dopo guerra, per alcuni ispirato alle uova e bacon americane. Ma fermi tutti: se questa leggenda fosse vera, ovvero che l’allora segretario di stato Eugenio Pacelli (futuro papa) chiese al cuoco una carbonara rinnovata, allora sfuma la tradizione per cui furono gli americani a stuzzicare le menti dei cuochi romani, essendo l’evento precedente all’arrivo degli alleati a Roma.
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