Un’intera famiglia è stata trovata senza vita dai carabinieri in Sicilia: sono una coppia e i loro figli di 4 e 6 anni. Secondo una prima ipotesi, ancora da confermare ufficialmente, si tratterebbe di un omicidio-suicidio: un consulente finanziario di 35 anni, Gianfranco Fallica, avrebbe assassinato la moglie Cinzia Palumbo e i figli Daniele e Gabriele e poi si sarebbe suicidato. L’allarme è stato dato da parenti che non avevano notizie dalla famiglia. Sul posto sono presenti militari dell’Arma del comando provinciale di Catania e della compagnia di Paternò.
Secondo quanto si è appreso nell’appartamento sarebbe stata trovata una pistola che l’uomo deteneva regolarmente e sarebbe l’arma che il 35enne avrebbe usato per uccidere la moglie e i loro due figli maschi. La tragedia si è consumata nell’abitazione della famiglia, nel centro di Paternò, grosso comune a vocazione agricola a 25 chilometri da Catania. A chiarire con maggiore certezza la dinamica sarà l’esame esterno dei corpi che sarà eseguito dal medico legale. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta.
La strage è avvenuta nella casa di famiglia. A chiamare i soccorsi sono stati i parenti, che non avevano più avuto notizie dei loro familiari. L’arma era detenuta legalmente. Indagano i carabinieri.
LE INDAGINI
È un omicidio-suicidio la tragedia familiare avvenuta a Paternò, nel Catanese. È l’ipotesi concreta di carabinieri e Procura di Catania dopo il sopralluogo del medico legale. Gianfranco Fallica, il consulente finanziario di 35 anni ha ucciso con una pistola calibro 22 la moglie Vincenza Palumbo, di 34 anni, e poi i suoi due figli, di 6 e 4 anni, e poi si è suicidato. I corpi della donna e dei bambini erano sul letto, quello dell’uomo a terra con accanto l’arma. A fare il tragico ritrovamento è stato il padre della donna, allarmato dal fatto che non si erano fatti sentire. In possesso di una copia delle chiavi dell’appartamento è entrato in casa e ha fatto la tragica scoperta, ed ha avvisato i carabinieri. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Salvatore Distefano, ed ha disposto l’autopsia.
«Depressione? Ma quale depressione. Gianfranco era una persona splendida, tutta dedita alla famiglia, un bravo ragazzo». Per noi è stata una doccia fredda… Io l’ho saputo da Facebook…«. Lo ha affermato Paolo Bruno, cugino di Gianfranco Fallica, l’uomo di 35 anni che a Paternò ha ucciso con una pistola calibro 22 la moglie Vincenza Palumbo, i loro figli di 6 e 4 anni e poi si è suicidato. Il cugino »non sa spiegarsi« le cause della tragedia ed »esclude un momento di depressione e cause economiche« alla base dell’omicidio-suicidio. «A settembre mi ha mandato un messaggio su whatsapp dicendomi che stava trasferendo la sua agenzia. Era un ragazzo speciale, di sani principi». La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Santo Distefano, ed ha disposto l’autopsia.
“E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci, una famiglia perbene, di lavoratori. La città tutta soffre, non possiamo far altro che stringerci attorno ai familiari e ai partenti, un Intero paese soffre . Questa famiglia mancherà all’intero paese”. Così il sindaco di Paternò, Nino Naso, arrivato nella casa dove un consulente finanziario di 32 anni, ha ucciso la moglie e loro due due figli, do 4 e 6 anni.