E’ morto in Argentina Maradona. Il campione di calcio aveva 60 anni. Ha perso la vita per un arresto cardiaco.
Il lutto
Aveva compiuto da poco meno di un mese 60 anni. E’ nato in Argentina il 30 ottobre del 1960. Da più di un mese era ricoverato in ospedale.
Maradona e La degenza in ospedale
L”ex ‘Pibe de oro’ ha insistito a lungo per essere dimesso. Lo specialista ha ribadito di aver rilevato “episodi di confusione” che per lui sono associabili “a un quadro di astinenza”. Quest’ultima sarebbe dovuta ai problemi di dipendenza dall’alcol e da alcuni farmaci di cui Maradona era solito fare uso, e per questo sono state programmate cure specifiche. Intanto l’ex campione è stato sedato e rimarrà in clinica ancora per qualche giorno. “La famiglia di Diego è accordo su tutto – ha detto ancora Luque -. Stiamo facendo squadra per tutelare la sua salute. Tutti suoi familiari ‘accompagnano’ Diego in questo momento”. Delle condizioni dell’illustre paziente ha parlato anche un altro medico che segue Maradona, la psichiatra Agustina Cosachov. “Il suo recupero ci stupisce, ma con Diego siamo abituati – sono state le sue parole -. Lavoriamo in collaborazione con il collega Luque, e dopo l’operazione abbiamo notato anche noi i sintomi di astinenza di cui vi ha già parlato. Ci sembra importante regolare certi parametri, come il riposo, l’appetito e lo stato d’animo del paziente. Abbiamo fatto in modo che rimanga ricoverato, ma non si può dire fino a quando: vedremo giorno per giorno perché sta ricevendo tutti i trattamenti che sono necessari e ogni paziente è un mondo a parte”.
La carriera
Soprannominato El Pibe de Oro (“il ragazzo d’oro”), è considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, se non il migliore in assoluto. In una carriera da professionista più che ventennale ha militato nell’Argentinos Juniors, nel Boca Juniors, nel Barcellona, nel Napoli, nel Siviglia e nel Newell’s Old Boys. Con la nazionale argentina ha partecipato a quattro Mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), vincendo da protagonista il torneo del 1986; i 91 incontri disputati e le 34 reti realizzate in nazionale costituirono due record, successivamente battuti.Contro l’Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986 segnò una rete considerata il gol del secolo, tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano (noto come mano de Dios), altro episodio per cui è spesso ricordato.
Gli anni in Italia di Diego Armando Maradona
Il 5 luglio 1984 Maradona venne presentato ufficialmente allo stadio San Paolo e fu accolto da circa ottantamila persone, che pagarono la quota simbolica di mille lire per vederlo. Nella prima stagione il Napoli raggiunse una posizione di centro classifica, mentre l’anno successivo ottenne il terzo posto.
Sotto la guida dell’allenatore Ottavio Bianchi, il Napoli vinse il suo primo scudetto nel campionato 1986-1987, stagione in cui batté dopo trentadue anni la Juventus al Comunale di Torino. Il 10 maggio 1987 il club partenopeo pareggiò per 1-1 la partita casalinga con la Fiorentina, aggiudicandosi aritmeticamente il suo primo scudetto. Il Napoli vinse anche la sua terza Coppa Italia, vincendo tutte le 13 gare, comprese le due finali disputate contro l’Atalanta. L’accoppiata scudetto/coppa fu un’impresa che fino a quel momento era riuscita solo al Grande Torino e alla Juventus.
Nella stagione 1987-1988 il Napoli di Ottavio Bianchi partecipò per la prima volta alla Coppa dei Campioni, da cui fu eliminato dopo un doppio confronto con il Real Madrid. In campionato il Napoli, fino alla ventesima giornata, mantenne cinque punti di vantaggio sulla seconda, quindi si fece superare dal Milan, perdendo quattro delle ultime cinque partite. Maradona fu capocannoniere del torneo con 15 reti all’attivo. Nel 1994 un pentito camorrista sostenne che Maradona e compagni avessero venduto lo scudetto su pressioni del Clan Giuliano di Forcella che, in caso di vittoria dello scudetto da parte dei partenopei, avrebbe perso decine di miliardi nelle scommesse clandestine, accuse che successivamente si riveleranno infondate.
Nel 1989 il Napoli sfiorò la tripletta, concludendo il campionato ancora al secondo posto, dietro l’Inter dei record, arrivando in finale di Coppa Italia e vincendo la Coppa UEFA (terzo titolo internazionale) dopo aver battuto nella doppia finale lo Stoccarda (2-1 all’andata e 3-3 al ritorno). Durante l’estate del 1989, Maradona fu quasi sul punto di trasferirsi all’Olympique Marsiglia: aveva già firmato il contratto, ma poi il presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, bloccò la trattativa.
Nella stagione 1989-1990 a Bianchi subentrò Albertino Bigon. Maradona non giocò le prime partite della stagione e venne sostituito da Gianfranco Zola, rientrando presto in squadra. Il campionato fu riconquistato dal Napoli con Maradona pronto a presentarsi al mondiale di Italia 1990 fregiandosi del titolo di campione d’Italia