Dramma per la scuola: L’insegnante Michela trovata morta in casa, Aveva solo 47 anni
Insegnante di Ortona trovata morta in casa, Michela Edvige Cavaliere aveva solo 47 anni
Dramma a Ortona dove un insegnante di 47 anni è stata trovata morta in casa. Michela Edvige Cavaliere soffriva di anoressia, i familiari non riuscivano a mettersi in contatto con lei dal pomeriggio prima e così hanno allertato le forze dell’ordine.
Quando i vigili del fuoco sono riusciti a entrate nella sua abitazione in via Roma, chiusa dall’interno, hanno trovato il corpo della donna riverso sul letto. Una morte sopraggiunta per cause naturali, secondo l’esame del medico legale. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Ortona.
Una notizia terribile che ha sconvolto l’intera comunità di Ortona e non solo. Michela Edvige Cavaliere era docente di lingue all’istituto De Titta-Fermi di Lanciano ma, a quanto si apprende, per via della malattia si era dovuta spesso prendere delle pause dall’insegnamento.
Altro lutto nella scuola: Muore la maestra d’asilo Barbara
VIAREGGIO. Grande dolore in città per la scomparsa di Barbara Ferrari, maestra d’asilo di 58 anni, morta a causa di una malattia che non le ha dato scampo.
Barbara viveva a Bicchio e proveniva da una famiglia di origini trabaccolare, quel pezzo di San Benedetto del Tronto trapiantato e risorto rigogliosamente in Darsena. Lavorava negli asili nido: un lavoro bellissimo, quello di educatrice, che faceva con il sorriso e con la gioia di stare in mezzo ai bambini.
Era entrata in servizio nei primi anni Ottanta, prima come supplente e poi di ruolo. Aveva lavorato allo Snoopy al Marco Polo, in Darsena, poi al Varignano al Grillo Parlante e per ultimo al Baloo .
Una maestra competente e di grande umanità, che faceva tante iniziative per i bambini. Una persona schietta, vivace e pura: proprio come i piccoli a cui teneva tanto e con cui adorava stare. Purtroppo da qualche mese aveva dovuto abbandonare il lavoro di maestra, che tanto amava, a causa della malattia che era sopraggiunta.
Si dice spesso che il male non va interpretato come una battaglia, e che non si può definire sconfitto chi non riesce ad uscirne più. È la verità. Barbara aveva l’animo della guerriera, anche se col sorriso. Ma questa non era una battaglia e lei non ha perso. Lo dice la sua storia, la storia della sua vita.
Barbara Ferrari lascia oltre i bimbi della sua scuola, il figlio Federico e il marito Tiziano Bramanti, storico bagnino del bagno Arizona in Darsena.