Un normale giorno di scuola si è trasformato in un incubo per gli alunni di una scuola secondaria di secondo grado di Pontedera, in provincia di Pisa. Durante una lezione, un professore è stato arrestato in diretta, davanti ai suoi studenti, con l’accusa gravissima di violenza sessuale ai danni di una studentessa, che all’epoca dei fatti era ancora minorenne. Ma non è tutto: tra le ipotesi al vaglio della magistratura, ci sarebbero anche molestie e comportamenti inappropriati nei confronti di altre alunne.
L’arresto davanti agli studenti
Secondo quanto riferito dalla Questura di Pisa, l’arresto è avvenuto nel più stretto riserbo, nelle ultime settimane, ma la notizia è emersa solo ora, dopo che le autorità hanno potuto mettere in sicurezza la fase preliminare dell’indagine. Gli agenti del commissariato di polizia di Pontedera si sono presentati all’interno della scuola durante l’orario scolastico e hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal giudice su richiesta della Procura della Repubblica di Pisa.
Il professore, visibilmente sorpreso e senza opporre resistenza, è stato accompagnato fuori dall’aula mentre i suoi studenti assistevano, increduli e turbati, alla scena. L’uomo è stato poi trasferito presso il commissariato, dove è stato sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici e, successivamente, condotto nella sua abitazione dove si trova attualmente agli arresti domiciliari.
Le accuse: violenza e molestie su minori
Le indagini che hanno portato all’arresto sono state descritte dagli inquirenti come lunghe e complesse, frutto di mesi di ascolti, testimonianze e accertamenti. Alla base del provvedimento ci sarebbe un episodio ben preciso di violenza sessuale su una studentessa che frequentava lo stesso istituto e che all’epoca era minorenne.
Tuttavia, nel corso dell’inchiesta sarebbero emerse anche altre segnalazioni di comportamenti fortemente inappropriati, se non addirittura molesti, rivolti ad altre studentesse, oggi ormai maggiorenni. Le vittime hanno raccontato episodi inquietanti, commenti fuori luogo, attenzioni ossessive, gesti ambigui e approcci inadeguati, che nel tempo avrebbero generato un clima di disagio e paura tra le ragazze.
La testimonianza di una di loro, ascoltata in audizione protetta, è stata determinante per far partire l’azione della magistratura.
Clima teso nella scuola: shock tra gli studenti
La scuola si è immediatamente attivata per fornire supporto psicologico agli studenti e alle studentesse, molti dei quali sono rimasti sconvolti dall’arresto in classe e dalle accuse rivolte a un docente che conoscevano da tempo. Il dirigente scolastico ha mantenuto la massima riservatezza sull’identità del professore e ha espresso piena fiducia nel lavoro della magistratura.
“È un momento difficile per tutti, soprattutto per gli studenti – ha dichiarato in una nota –. Stiamo facendo il possibile per garantire serenità, ascolto e sicurezza all’interno della scuola”. Intanto, tra i banchi di scuola si respira un’atmosfera tesa. Molti ragazzi, ancora increduli, faticano a comprendere cosa stia accadendo. Le famiglie sono preoccupate, e in diversi chiedono che sia fatta luce il prima possibile.