Attacco sessista al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Un post pieno di odio, che offende l’intelligenza delle donne e logora il genere umano. L’assessore Regionale del Piemonte Elena Chiorini ha dedicato un post su Facebook alla pentastellata. A questo sono poi seguiti una serie di commenti osceni ( vedi foto).
Il post sulla pagina del Movimento 5 Stelle Biella
“Che l’Assessore Regionale del Piemonte, Elena Chiorino, dedichi una buona parte del suo tempo al Ministro Azzolina è cosa nota. Ma il fatto che la stessa non trovi il tempo di controllare ed eliminare alcuni commenti dai suoi post, non scredita i commentatori (il cui quoziente intellettivo è misurabile in micron) bensì l’Assessore stesso come DONNA NELLE ISTITUZIONI !!”
Seguito dallo screen shot e dal commento dello stesso assessore regionale.
Una brutta pagina della politica italiana, non c’è che dire. Da una donna è ancora peggio. L’offesa non è solo rivolta alla persona, ma a tutte le donne che la mattina si svegliano e cercano nel proprio piccolo di costruire un mondo migliore facendo valere le proprie conoscenze e doti vere.
I tristi precedenti
Non è la prima volta che la stessa Ministra Azzolina è vittima di cyberbullismo. In passato è stata sempre colpita nel proprio intimo con offese oscene. A maggio un professore di Ovada era finito nella bufera. Tra i post “incriminati” e finiti anche sotto la lente degli investigatori c’era quello di Vittorio De Prà, ex assessore nel Comune di Molare e vicepreside dell’istituto superiore Barletti di Ovada. “Una grillina ed è un insulto peggiore che essere definita p…” scrive il docente in un post dove riporta un articolo sessista sulla ministra.
Gli insulti che fanno male
Il 30 dicembre del 2019, invece, a lanciare frecce cariche di odio erano stati alcuni sostenitori della Lega.
«Al concorso per presidi sarebbe bello se l’orale fosse anonimo». Questo è il virgolettato attribuito da Salvini alla ministra. Decontestualizzato, gettato in pasto ai suoi seguaci su Facebook, ha dato vita al sessismo più becero nei commenti al post del segretario della Lega.