Se volete inserire la pasta o il riso nel vostro regime alimentare sappiate che non tutte sono uguali. Non è solo la composizione della pasta a fare la differenza, ma anche la sua forma come spiega la biologa nutrizionista Annalisa Gemelli. Gli spaghetti hanno ad esempio un basso indice glicemico rispetto alla pasta corta. “Gli spaghetti ad esempio – spiega la Gemelli – hanno un indice glicemico più basso di lasagne, ravioli o pasta corta, in quanto il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione”.
Quindi meglio i formati di pasta lunghi che quelli corti per restare in forma! Ma che dire invece del riso? Fa davvero dimagrire? Per le nostre nonne il riso in bianco è la panacea di quasi tutti i mali: dai disturbi gastrointestinali al raffreddore, questo semplice piatto condito con olio e parmigiano ha il potere di rimetterci al mondo. Grazie al dilagare dell’amore per il sushi, poi, è diventato un fashion food a tutti gli effetti, ma siamo sicuri che faccia davvero bene?
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Il riso in bianco non è affatto dietetico, anzi: occhio alle calorie nascoste
Chi si vuole mettere a dieta, spesso è convinto che il riso in bianco sia la soluzione a tutti i problemi di ciccia: d’altronde si pensa che i condimenti siano pochi e le calorie pure, ma non è affatto così. Per 100 gr. di prodotto, infatti, il riso in bianco fornisce 130 kcal senza considerare l’indice glicemico che, a seconda del metodo di cottura, può arrivare fino a un valore pari a 132.
Non vi farà piacere sapere che proprio il riso in bianco bollito è tra i cibi con indice glicemico più elevato, dunque responsabile – a lungo andare – dell’aumento di peso. Come prevenire tutto ciò? Gli esperti consigliano di privilegiare sempre cibi meno raffinati, in questo caso il riso integrale, il riso rosso o il venere sono i più indicati se siamo a dieta.
Consigli per non ingrassare mangiando riso
Inoltre è bene sciacquare sotto l’acqua il riso per privarlo dell’amido e una volta lavato, abbiamo diverse possibilità per contrastare il picco glicemico. Possiamo cioè cuocere il riso in bianco in poca acqua calda per evitare che l’amido rimasto gelatinizzi oppure cucinarlo all’orientale: i chicchi vanno insieme all’acqua fredda che deve essere il doppio della loro quantità, poi basta coprire la pentola e lasciare andare a fuoco medio finché l’acqua non si sarà assorbita. Infine è bene sempre accompagnare il riso in bianco a una porzione di verdure e/o proteine perché le fibre presenti in esse aiutano a tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue.
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