Dieta della pasta di sera: Perdi 4 kg in una settimana. Ecco il segreto che spopola sul web
Con la dieta della pasta riesci a perdere fino a 4 kg a settimana, mangiando questo piatto tipico della cucina italiana anche la sera.
Per anni ci hanno detto che la pasta non andava mangiata a cena perché faceva ingrassare. In realtà gli ultimi studi scientifici hanno dimostrato che non è così, tutto infatti dipende dall’indice glicemico. Più questo valore è alto più si verifica un picco di insulina che causa un accumulo di grasso addominale. La pasta integrale e quella di grano duro possiede un indice glicemico molto più basso rispetto ad altri farinacei che spesso si consumano a cena, come la pizza o il pane.
Per mangiare la pasta a cena è sufficiente abbassare l’indice glicemico di questo piatto. Per rendere questo piatto super dietetico e consumarlo a cena vi basterà mettere in atto alcuni stratagemmi. Per prima cosa scolate la pasta al dente, in questo modo i carboidrati non verranno attaccati facilmente dagli enzimi digestivi e non verranno digeriti in fretta, trasformandosi in zuccheri e di conseguenza in rotolini di grasso.
Meglio optare per gli spaghetti, che presentano un indice glicemico particolarmente basso, pari a 40, favorito dal processo di essiccazione, che crea una pellicola protettiva, sigillando gli amici e rendendoli di conseguenza meno assimilabili. Anche il condimento è importante: puntate su cibi ricchi di sostanze che riattivano il metabolismo e ci fanno bruciare grassi, come rucola, pomodori, ravanelli, gambi di crucifere e olio extravergine d’oliva.
Questi alimenti inoltre influiscono sulla lipasi, un enzima che aiuta a sciogliere i grassi. La pasta consumata a cena non fa solamente dimagrire, ma è anche alleata del benessere. Aiuta a dormire bene, favorendo il rilascio della melatonina, inoltre contribuisce alla sintesi della serotonina, l’ormone del buonumore.
Infine è molto più digeribile rispetto alle proteine, soprattutto quelle della carne che richiedono un tempo molto più lungo di digestione rispetto agli amidi.