Diana, rivelazione choc del capo dei Windosor: “Cambiò itinerario all’ultimo, solo lui lo sapeva e l’ha uccisa”
Si chiama Dai Davis, è l’ex capo della sicurezza dei Windsor ed è stato lui a rilasciare, qualche tempo fa, un’intervista esclusiva al settimanale “Chi”, svelando alcuni particolari scioccanti sulla tragica scomparsa della principessa Diana. In carica dal 1995 al 1998 e a capo di ben 450 persone destinate alla sicurezza dei Windsor, Davis ha ripercorso gli anni cruciali della vita di Lady Diana, quelli immediatamente seguenti alla separazione della principessa dal principe Carlo.
Testimone di numerose avventure sentimentali di Diana, a sua detta, l’ex ufficiale non si è limitato a ricordare le pagine più rosa (seppur altrettanto scandalistiche) di quel periodo, ma ha espresso anche la sua teoria in merito al tragico incidente che ha visto morire la principessa: “La principessa quel giorno cambiò itinerario all’ultimo momento. Sarebbe dovuta andare in Italia, ma all’ultimo momento andò a Parigi con Dodi Al Fayed. Era impossibile organizzare un attentato con quel cambio di programma.
Ritengo che l’uomo responsabile della morte di Diana sia l’autista, Henri Paul. Lui era l’unico che sapeva dove dovesse andare la Principessa e i pericoli della strada che doveva percorrere, eppure si ubriacò. Le analisi dicono che era ubriaco e non avrebbe dovuto guidare. È vero che i fotografi davano la caccia a Diana, ma le macchine fotografiche non uccidono. Uccidono gli autisti ubriachi“.
Le ultime ore della Principessa Diana
La Principessa era a Parigi all’Hotel Ritz insieme a Dodi Al Fayed, arrivando un giorno prima proprio perché durante la loro vacanza in Sardegna l’assedio dei paparazzi era stato devastante. Per questo motivo hanno deciso di partire subito in Francia, dove continuare la loro vacanza ignari di quello che sarebbe avvenuto. Ma cosa è successo quella sera? Le ipotesi sono tante e tutti le informazioni di questi anni portano tutti allo stesso punto.
Le sue ultime parole, la ferita e i paraparazzi sono gli elementi chiave di questo puzzle alla quale mancano i pezzi più importanti per completarlo. Ma il suo ex bodyguard lancia una indiscrezione che gela gli inglesi e getta un’ombra sulla casa reale inglese e sulle decisioni prese poco prima del tremendo incidente che ha tolto la vita alla madre del futuro Re d’Inghilterra.
La scioccante rivelazione dell’ex bodyguard
Lo racconta il Daily Mail, pubblicando quelle che sono le parole dell’ex bodyguard di Diana e i colpevoli di questo tragico incidente: “LA PRINCIPESSA CHE AVEVO CUSTODITO PER TANTI ANNI ERA MORTA. PER LA CRONACA, HO AVUTO LA CARICA COMPLETA DELLA SICUREZZA PER QUASI SEI ANNI”
L’ex guardia del corpo ha dichiarato di essere stato licenziato solo due mesi prima della morte di Diana e mette in dubbio la competenza del bodyguard che era al suo fianco a Parigi Trevor Rees Jones – al fianco della donna da appena 60 giorni e con poca esperienza.
Secondo Ken Wharfe gli uomini della sicurezza avrebbero dovuto evitare imperativamente di farla entrare in quella Mercedes guidata da Henri Paul – cosa che non fecero: “REES HA COMMESSO UN GRAVE ERRORE, CONSENTENDO A DODI DI VOLER BATTERE I PAPARAZZI, UN GIOCO PERICOLOSO CHE HA CAUSATO L’INCIDENTE”
Ha letto tutti i documenti e nessuno avrebbe dovuto far salire la principessa in auto: “UN ERRORE ASSUMERE UNA GUARDIA DEL CORPO CHE NON ERA IN GRADO DI DIRE NO AI SUOI DATORI DI LAVORO”. Tutti sapevano che se fosse rimasto lui a fianco della Principessa, un incidente del genere sarebbe stato altamente improbabile.
Il responsabile della sicurezza di quella sera si sarebbe dovuto imporre, sia sul guidatore e sia sulla modalità – impedendo loro in qualche modo di perdere la vita. E’ una prassi consolidata. Se sei responsabile della vita di una persona non puoi permettere che vada da sola in un’auto, senza neanche seguirla. L’accaduto è molto strano.
Per restare sempre aggiornato, aggiungi ai tuoi contatti su smartphone il numero 3512269204 e invia un messaggio WhatsApp con testo “NEWS”. Il servizio è completamente gratuito! In qualsiasi momento sarà possibile disdirlo inviando un messaggio con testo “STOP NEWS” allo stesso numero.