Dopo diversi giorni di silenzio, Piera Maggio si fa sentire sui social con un post che sa di speranza e fiducia. La mamma della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara Del Vallo a soli 4 anni nel 2004, ha scritto: “La pazienza… Vogliamo arrivare fino alla fine di tutta questa dolorosa vicenda. Spero tanto che la perseveranza e la tantissima pazienza ci venga ripagata nel migliore dei modi, su tutto”. La signora Maggio, infatti, non ha mai perso la speranza di poter ritrovare sua figlia.
“Al di là delle sterili parole, dietro c’è tanto serio lavoro. Carissimi un abbraccio a voi, che sempre ci siete”, ha scritto infine la mamma di Denise su Facebook. Intanto vanno avanti le indagini sulla scomparsa della piccola. Al momento i principali indiziati sarebbero Anna Corona, l’ex del papà naturale di Denise, e Giuseppe Della Chiave, il nipote di Battista Della Chiave, l’anziano sordomuto – oggi deceduto – che avrebbe dichiarato con la lingua dei segni di aver visto la Pipitone subito dopo la sua scomparsa.
Nei giorni scorsi, inoltre, sembrerebbe esserci stata la svolta con l’arrivo di un supertestimone, che avrebbe incontrato il legale di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, per dirgli di essere a conoscenza delle dinamiche dell’intera vicenda. L’uomo avrebbe rivelato di sapere tutto da tempo: questa persona avrebbe visto Denise Pipitone, il giorno della sua scomparsa, mentre piangeva e chiedeva della madre a bordo di un’auto con tre uomini.
Denise Pipitone, due mesi di sospetti e segnalazioni. Cosa è successo
Le ultime novità riguardano un supertestimone. Un anonimo che, lo scorso 12 maggio, si è fatto vivo diciassette anni dopo raccontando dettagli inediti sulla sparizione di Denise Pipitone. Racconti al vaglio degli investigatori, tutti da verificare. Di certo c’è che almeno dai primi di maggio, la procura di Marsala ha riaperto le indagini sulla scomparsa della bambina, sparita da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004. L’attenzione mediatica per il caso della piccola siciliana era d’altronde tornata altissima.
Una ribalta cominciata proprio tra marzo e aprile scorsi con il caso di Olesya Rostova, la ragazza orfana trovata dalla tv russa (e molto somigliante a Denise) che si pensava potesse essere la bambina scomparsa. Così non era, si è trattato solo dell’ennesimo caso di questo tipo. Ma l’effetto è stato quello di una diga crollata. Tanto da muovere il fronte investigativo con la riapertura del caso che fin qui, malgrado indagini e processi, è rimasto per diciassette anni senza un responsabile.
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Ma partiamo proprio dall’ultima segnalazione, in ordine di tempo. La lettera anonima recapitata lo scorso 12 maggio a Giacomo Frazzitta, avvocato della madre di Denise Piera Maggio, racconta che la bambina sarebbe stata vista in un’auto dopo essere stata rapita davanti alla sua abitazione di Mazara. «Piangeva, gridava ‘aiuto mamma’». Questo scrive l’anonimo, nella ricostruzione del quotidiano Livesicilia, indiscrezione che Frazzitta non ha voluto commentare. La lettera è stata consegnata dal legale alla Procura di Marsala, che di recente ha riaperto l’inchiesta sul sequestro della bimba. Una missiva (forse una copia della stessa lettera) è stata spedita dall’anonimo anche al programma televisivo “Chi l’ha visto?” che ne ha mostrato alcuni stralci.
«Sono 17 anni che so, non ho parlato prima per paura…». scrive il testimone oculare che aggiunge di essere «sicurissimo al cento per cento di quello che ho visto». Parole di un mitomane o testimonianza affidabile? Le due lettere riportano a una testimonianza di fatti molto vicini alla scomparsa della bambina. Nei giorni scorsi l’avvocato Frazzitta aveva invitato il testimone a farsi nuovamente vivo. «Ti attendiamo, nella massima riservatezza, abbiamo bisogno di fare un passo avanti, vieni fuori in qualche modo, ma aiutaci ancora». Entra anche tu nel gruppo ufficiale di Chi l’ha visto