Oggi a La Vita in Diretta si è tornati a parlare della scomparsa della piccola Denise Pipitone. Si è tentato di gettar luce su quanto successo nell’albergo in cui lavorava Anna Corona. Entra anche tu nel gruppo ufficiale di Chi l’ha visto
Tanti gli interrogativi
Viene assodato che una sua collega ha firmato per lei l’orario di uscita, ma restano comunque molti i misteri che coinvolgono l’ex moglie del padre biologico della piccola Denise, Pietro Pulizzi. Tra gli interrogativi che molti si pongono: Com’è possibile che nessuno la veda dopo mezzogiorno? e com’è possibile che nessuno l’ha vista uscire da quell’albergo?
L’investigatore Espedito Marinaro: scoperta l’ora esatta della scomparsa di Denise
Secondo l’investigatore interpellato da Piera Maggio, si sarebbe finalmente scoperta l’ora esatta in cui è scomparsa Denise grazie alla ricostruzione attraverso due scontrini fiscali, quello della Chicco e quello del panificio: la piccola di Mazara del Vallo è scomparsa alle ore 11:47.
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Il giallo di casa Corona
L’appartamento in cui Anna Corona abitava è stato l’oggetto che ha fatto riaccendere i riflettori sull’indagine. Gli inquirenti, rientrano per una minuziosa indagine del passaggio alla ricerca della bambina, attraverso tecnologie che rintracciano tracce ematiche, anche quando i muri sono stati ritinteggiati. Ad insospettire gli inquirenti sono alcuni lavoro condotti, una stanza in più e il ribassamento di un soffitto, anche se sulla piantina l’altezza della stanza risulta essere della metà, un’intercapedine di due metri.
E’ su questa casa che aleggiano i sospetti sin dal primo settembre 2014, anche se all’epoca la casa non venne perquisita. Anzi, gli agenti si fermarono al primo piano, a casa di una vicina. Secondo Alberto Di Pisa, ex procuratore che si occupò delle indagini, la Corona depistò gli inquirenti sostenendo che quella non fosse casa sua, una leggerezza anche da parte della polizia giudiziaria, che si fermò alle parole di Anna Corona.
Nuovi indagati
Vi sono inoltre nuovi testimoni che, in gran segreto, vengono ascoltati in Procura. Si parla di 6 persone: 4 mai entrate nell’inchiesta, 2 invece che sono state sentite nella precedente. Un collega della Corona avrebbe aggiunto dettagli inediti; è proprio quest’ultimo a sostenere che la Corona e Francesca Adamo (sua collega) si spalleggiavano.
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Giacoma Maggio, il coinvolgimento e le sensitive
A Quarto Grado, si parla inoltre, di alcune sensitive che in passato hanno aggiunto tasselli e che guardano in direzione del mare, a Tunisi. Una di queste sensitive avrebbe stretto rapporti con Giacoma Maggio, sorella di Piera. Nei racconti pare che la zia di Denise poco dopo la scomparsa della piccola fosse caduta in uno stato di trance; iniziando a disegnare (e indicando) una possibile prigione. In questo episodio Giacoma Maggio pare indicare anche chi avrebbe avuto motivi per rapire la bimba.
Questa non sarebbe la sola, sono altri i sensitivi che sostengono di conoscere le “prigioni” della piccola Denise, tra cui l’abitazione di Pietro Pulizzi. Un’altra pista, in cui sono coinvolti sensitivi, riguardava la provincia di Brescia, precisamente Rezzato. In quell’occasione, viene individuata una bambina, e come raccontato a Quarto Grado, anche questa si rivela un buco nell’acqua.
Interrogati il proprietario e i colleghi
A La Vita in diretta è stato intervistato il proprietario, insieme ai diversi lavoratori dell’epoca. L’unica testimone è Francesca Adamo, collega che firma al posto di Anna Corona l’orario di uscita, e che ha visto arrivare le figlie della donna. Jessica e Alice. “Sono venute tutte e due, ma non ricordo se prima o dopo pranzo” dice la donna, che non ricorda quando e come la Corona ha lasciato l’albergo.
Il garage
Potrebbe darsi che la Corona non sia stata vista perché passata dal garage, ha spiegato il receptionist dell’epoca: “Se qualcuno entrava o usciva da lì potevo perderlo perché il monitor era posizionato a terra, quindi mi dovevo piegare per vedere se fosse chiuso o aperto il garage” dice. Viene inoltre aggiungo un ulteriore elemento. Alle 13 del primo settembre, Pulizzi si era recato alla struttura. “Toccò l’auto di Anna che era fredda, quindi se si è allontanata, non l’ha fatto con la sua auto”. Allora come? Entra anche tu nel gruppo ufficiale di Chi l’ha visto