Vincenzo De Luca chiude le scuole dalla sera alla mattina, letteralmente. Ieri in serata firma una ordinanza che già da stamattina prevede la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e delle Università fino al 30 ottobre. Scavalca il governo, e si mostra ancora una volta il più “duro” ma stavolta a discapito di ragazzi e bambini. “L’istruzione è un diritto” replica Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione. “Assurdo, è un accanimento contro al scuola”.
“Cosa faranno ora i ragazzi? De Luca pensa che rimarranno a casa? Il presidente della regione Campania dovrebbe tenerle aperte le scuole per capire meglio da dove arrivano i contagi”. Così il ministro Azzolina ha dichiarato già ieri sera a “Zapping”, in onda su Radio1, commentando la decisione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Il Governo può fare ricorso? Si leggerà l’ordinanza ed agirà di conseguenza. Io da ministro dell’Istruzione non ho né potere di aprirle e né di chiuderle. I presidenti delle regioni sì”, ha aggiunto indignata la Azzolina.
Lucia Azzolina ha combattuto per mantenere la scuola aperta ed evitare la Dad anche nelle scuole superiori. La decisione di De Luca per lei è “gravissima, sbagliata e inopportuna”. Tuttavia non può essere lei a impugnare l’ordinanza, compete piuttosto al ministero dei Rapporti con le Regioni e a quello della Salute. Si sta studiando cosa fare e soprattutto se è possibile impugnarla data l’ultimo decreto di Conte. Proprio a questo infatti il Governatore della Campania si appella. Secondo De Luca la decisione rientra nella possibilità che le Regioni hanno di attuare misure più restrittive.
Scuola, terreno scivoloso, il Governo studia la possibilità di un ricorso
Trattandosi però della scuola il terreno è scivoloso dal momento che si è sempre detto che si sarebbe fatto di tutto per salvaguardare l’istruzione in presenza così non lasciare bambini e ragazzi a casa. Soprattutto dal momento che proprio i ragazzi potrebbero uscire e assemblarsi altrove senza le protezioni che invece a scuola hanno. Conte da Bruxelles, nella notte, sta con la ministra: “Chiudere così di blocco la scuola non è la migliore soluzione. Quanto ad impugnare la decisione di De Luca è una cosa da decidere collegialmente anche se nell’ultimo disegno di legge le singole regioni possono adottare misure più restrittive.De Luca ha preso la decisione più facile”. E poi aggiunge: ”Non è il miglior segnale che potevamo dare. Non mi aspetto il lockdown di Milano”.
In Campania parte la petizione per far riaprire le scuole
Intanto in Campania sono tantissime le rimostranze contro questa decisione e già nella serata di ieri è partita una petizione per l’Immediata ripresa in presenza delle lezioni scolastiche in Campania. ( PUOI FIRMARE QUI). La petizione si rivolge proprio al Ministro Azzolina chiedendo che “il Ministero dell’Istruzione intervenga contro l’ordinanza della regione Campania che ha disposto la chiusura delle scuole fino al 30 ottobre 2020. Chiediamo che tutti gli studenti e studentesse della Regione Campania ritornino a scuola, con decorrenza immediata, a poter usufruire della didattica “in presenza” nel rispetto dei protocolli sanitari nazionali vigenti. La Campania non può e non deve restare il fanalino di coda in un settore chiave come l’istruzione.” Lanciata nella notte ha già raccolto più di 3000 firme E intanto la Bacheca di De Luca si è riempita di commenti da parte di mamme e docenti campani contrari a questa ordinanza, Stavolta lo Sceriffo ha fatto flop.
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