La variante indiana di Covid-19, chiamata anche variante Delta, fa molta paura, al punto che il Regno Unito ha rimandato la fine del lock down. Ci avviciniamo all’estate e le restrizioni dovute alla pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero si stanno man man allentando un po’ ovunque. Riaprono lidi, ristoranti, il coprifuoco viene eliminato, si riprende l’attività sportiva e teatrale. Tutto sembra andare per il meglio e le persone sono convinte che il peggio è passato, anche grazie alle vaccinazioni che stanno procedendo spedite e che regalano speranze.
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Ma la verità sembra essere tutt’altra. Nonostante ci avviciniamo a un’estate serena, in autunno potremmo ritrovarci a dover affrontare nuovamente le conseguenze di una mancanza di attenzione e del poco rispetto delle regole. Tutto a causa della variante Delta, che pare resistere anche ai vaccini. In Inghilterra sono già molti i contagi avvenuti, nonostante tutta la popolazione abbia ormai gli anticorpi. Questo ha molto allarmato il primo ministro, Boris Johnson, che ha preso una decisione drastica ma indispensabile per contrastare questa nuova e sconosciuta ondata.
Nel Regno Unito la fine del lock down è stata infatti rimandata al 19 luglio, quasi un mese dopo quanto previsto precedentemente, il 21 giugno. Una terribile notizia per i cittadini che sicuramente pregustavano già le giornate di sole lungo il Tamigi. Anche in Italia arriva la paura. “Probabilmente la variante è stata sottovalutata. Adesso dovremmo farci più attenzione” ha affermato il professore Fabrizio Pregliasco. Abbiamo già visto come basti poco per dare inizio a una pandemia mondiale. Un solo contagiato può innescare una catena invisibile che ammala il mondo intero.
E in Italia il primo contagio è già avvenuto. La variante del virus è stata scoperta l’ottobre scorso in India, nello stato di Maharashtra, ed è il 60% più contagiosa di quella inglese. Abbiamo tutti guardato con molta pena le conseguenze che ha avuto sugli indiani, i cui morti sono stati bruciati per le strade e gettati nei fiumi senza riguardi. I sintomi sono gli stessi che già conosciamo: mal di testa e mal di gola, febbre alta, tosse e raffreddore, dolori muscolari e spossatezza. La guarigione avviene in tempi più lunghi (sempre che avvenga). Ma c’è una determinante differenza col virus che già conosciamo.
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La variante Delta sembra essere resistente al vaccino. Il Pfizer fornisce una protezione del 79% rispetto a quella del 92% contro il ceppo originale. Astrazeneca invece si ferma al 60% rispetto al 73% della variante Alpha. Il primo caso in Italia è avvenuto in una palestra di Milano. Basta poco che, con le troppo libertine e tanto sponsorizzate vacanze italiane, si trasmetta in tutta la nazione. Bisognerebbe ricordare di fare tutto, mantenendo la distanza di sicurezza o utilizzando una semplice mascherina, accessorio che la popolazione non vuole proprio saperne di indossare. Nonostante salvi la vita. Per ricevere altri notizie continuate a seguirci Sulla nostra pagina Facebook e anche su INSTAGRAM