Concorso riservato infanzia e primaria: Ecco la data per i risultati e come avverrà l’immissione in ruolo
Il concorso riservato ai docenti della scuola primaria dell’infanzia volge al termine con lo svolgimento degli ultimi colloqui orali. Le graduatorie di merito regionali nelle quali confluiranno i docenti dovranno essere pubblicate entro e non oltre il 30 luglio 2019.
Ciò per consentire agli uffici scolastici regionali di effettuare le operazioni di convocazione, con contestuale assegnazione della sede, ai docenti neo-immessi in ruolo. Ricordiamo che non c’è più l’istituto della chiamata diretta con gli ambiti di destinazione.
Le disponibilità dopo la mobilità
Per quanto riguarda le immissioni in ruolo si procederà come recentemente perfezionato con il decreto dignità. I candidati in posizione utile nella rispettiva graduatoria di merito regionale verranno immessi in ruolo nella percentuale del 25% del canale concorsuale.
Le assunzioni avverranno sulla base dei posti disponibili dopo le operazioni di mobilità. Ne avevamo parlato in questo nostro altro contributo in cui compare il file con il dettaglio dei posti suddivisi per provincia per la scuola primaria.
Come verranno assegnati i posti per il concorso riservato
Le immissioni in ruolo dovranno essere effettuate dal primo giorno utile del mese di agosto. I candidati dovranno monitorare attentamente i siti degli uffici scolastici regionali dove verranno pubblicati gli avvisi di convocazione. L’assegnazione della cattedra al docente sarà fatta tenendo presente il punteggio in graduatoria. Essendo la procedura concorsuale a carattere regionale, il posto potrebbe capitare anche in una provincia diversa da quella di residenza.
Per fare un esempio pratico, ipotizzando di nominare in ruolo 3 docenti sulla Regione Lombardia per le province di Varese, Como e Milano, l’ufficio scolastico assegnerà Varese al primo docente in graduatoria. Chi è posizionato al secondo posto verrà assegnato a Como e il terzo firmerà il contratto per lo svolgimento dell’anno di prova a Milano. Su quest’ultimo punto ricordiamo che ne è esente colui che lo ha già fatto perché in ruolo con riserva.