Ci sono alcune persone con la “lacrima facile”, che piangono guardando i film o in situazioni particolarmente emotive. E’ un tipo di espressività, quella emotiva, tradizionalmente ed erroneamente considerata “da donne”, vista come un sintomo di debolezza. Tuttavia, ciò è molto lontano dalla verità: piangere è tipico delle persone emotivamente forti.
I film ci mostrano una finzione che ci fa sentire emozioni reali. E’ per questo che piangere guardando un film è un segno che sappiamo entrare in empatia con i personaggi che partecipano all’azione.
Riusciamo a metterci nei loro panni, ci sentiamo come loro e guardiamo la realtà attraverso i loro occhi. Tutto ciò ci permette di comprendere la loro situazione.
Quanto più grande è il carico emotivo del film, più il nostro cervello rilascia ossitocina. Questo ormone ci aiuta a connetterci con altre persone, rendendoci più socievoli ed empatici.
Piangere non è assolutamente un segno di debolezza, ma di empatia. Vuol dire che riusciamo ad entrare in connessione con gli altri, che siamo capaci di sentire le loro emozioni sulla nostra pelle, e ciò ci rende persone emotivamente forti, non il contrario.