E’ tempo di cambiamenti in casa Rai, e a rivelarlo sono gli stessi vertici che, stanchi delle soffiate che in continuazione arrivano a varie testate come Dagospia, hanno deciso di prendere in mano la situazione e annunciare in prima persona cosa verrà modificato. A lasciarsi andare a delle rivelazioni importanti che riguardano i retroscena delle trasmissioni che ogni giorno ci tengono compagnia, Stefano Coletta, che è intervenuto in Vigilanza Rai. Il direttore di Rai 1 ha affrontato varie tematiche, a partire dalla mancanza di alcune figure importanti nella rete, passando per Sanremo fino ad arrivare ad alcune persone che sul suo canale non sono più le benvenute.
Vediamo un punto per volta. Stefano Coletta si è lamentato che in Rai viene lasciato più spazio al giornalismo che alla creatività. Va bene l’informazione, ma servono nuovi autori che abbiano idee brillanti e non ce ne sono. Anzi, spesso bisogna ricorrere a personaggi esterni. “Da molti decenni si è persa un’attenzione alla riqualificazione e alla formazione di chi lavora nel prodotto tv. Siamo capaci di fare informazione e inchiesta, ma la parte creativa è carente. Io e pochi altri rappresentiamo una piccola quota privilegiata che ha fatto sempre quel mestiere. Ma non l’abbiamo ampliata. Una categoria che cura l’idea, il racconto, portatori di linguaggi che non siano soltanto giornalistici”.
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Nonostante i problemi legati all’assenza di produttori, gli ascolti del 2020 sono stati brillanti per Rai 1, che ha molte volte battuto la nemesi Mediaset. Le previsioni erano tragiche: l’anno pandemico è stato di intralcio per la messa in onda di fiction, intrattenimento e calcio. Le regole per prevenire la diffusione del Covid-19 sono state messe al primo posto. Non solo, il budget è stato ridotto di 20 milioni. Ma lo share ha guadagnato punti rispetto al 2019. Nonostante le varie repliche e i programmi messi insieme con estrema difficoltà, gli italiani sono stati costretti davanti la televisione e hanno preferito spesso la rete di Stato.
Sono molte le cose che cambieranno secondo Stefano Coletta. Il direttore di Rai 1 sta imponendo dei veti anche riguardo gli ospiti delle varie trasmissioni. E’ il caso di Alan Friedman, colpevole di aver definito Melania Trump una excort: “Orrenda la locuzione linguistica utilizzata da Friedman. Immediatamente ho chiesto ai vicedirettori e ai dirigenti di non ospitarlo più. Non si possono tollerare nel rapporto uomo-donna, nella quota rappresentativa delle diversità, falsi incidenti. Un incidente che non è ammissibile. Basta poi a quei collaboratori che girano le sue mail quasi in tempo reale a Dagospia”.
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A cambiare radicalmente sarà anche UnoMattina, che non avrà più due conduttori: “Le conduzioni binarie sono poco contemporanee. Il modello mixato, fatto di identità diverse porta a un racconto frammentato”. Infine, la direzione artistica del Festival di Sanremo tornerà alla Rai: “Nella storia di Sanremo la direzione artistica è sempre stata interna. Il cambiamento è avvenuto pochi anni fa con Claudio Baglioni. Penso che la Rai possa tornare all’idea di una internalizzazione della direzione artistica, perché la Rai ha un quadro economico diverso e penso che solo così si possa superare una complessità che non è solo artistica ma anche manageriale”. Questo quindi potrebbe essere l’ultimo anno anche di Amadeus. E voi che ne pensate? Commentate con noi sul gruppo ufficiale di Uomini e Donne di Maria de Filippi e seguici su Google News cliccando sulla stellina in alto a destra